Il comune di Milano prepara la stretta sulla sicurezza stradale. Nei prossimi mesi raddoppierà il numero di semafori dotati di telecamere per segnalare veicoli che transitano col rosso. Oltre a questo, si aggiungeranno anche 14 nuovi autovelox che saranno installati in alcune delle zone della città ritenute più pericolose per l’incolumità di pedoni e ciclisti. L’intervento su questi nuovi dispositivi è stato in realtà richiesto dal comune più di un anno fa, ma affinché vengano definitivamente installati è necessario attendere dei lunghi tempi tecnici che prevedono l’approvazione della prefettura e poi le verifiche per gli interventi richiesti alla polizia municipale.

Le nuove telecamere saranno installate entro la fine del 2023 nei seguenti incroci: viale Troya-piazza Napoli, viale del Ghisallo-viale Certosa, Scarampo-Serra, Stelvio-Valtellina, Sauro-Zara, Teodorico-Scarampo, Testi-Ponale, Testi-Santa Monica. Proprio qui sabato 15 luglio un anziano di 73 anni è morto dopo essere stato investito da un motociclista. Marco Granelli, assessore alla sicurezza del comune di Milano, ha commentato le novità che saranno implementate dall’amministrazione nei prossimi mesi dicendo che il comune ritiene necessario “usare la tecnologia il più possibile per aumentare la sicurezza”.

Per quanto riguarda gli autovelox, al momento in città se ne contano in totale 18 (erano solo 3 nel 2011) con 320mila multe collezionate nel 2022, mentre si rimane in attesa dell’approvazione della prefettura per i 14 nuovi rilevatori di velocità da accendere in autunno rispettivamente nelle seguenti strade: Tibaldi, Gioia, Cassala, Cermenate, Certosa, Ludovico il Moro, Beatrice d’Este, Forze Armate, Ripamonti, Novara, Stelvio, Marche, Umbria, Toscana.

Il sindaco della città Giuseppe Sala ha commentato così le polemiche sulle nuove installazioni: “Stiamo vedendo quello che si può fare, in alcuni casi sono utili. Capisco benissimo che in molti pensino che sia anche un modo per fare cassa, però su alcune strade ad alta viabilità la velocità spesso non viene rispettata”.

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