Dopo anni di contratto scaduto dove i più portavano a casa 5,49 euro lordi l’ora, i lavoratori dell’ormai ex ccnl Servizi Fiduciari hanno avuto un aumento medio di appena 140 euro lordi e dilazionato in tre anni. Secondo il rinnovo appena siglato, a giugno le buste paga da 950 euro lordi avrebbero dovuto aumentare dei primi 50 euro. Concessione di un settore, quello della vigilanza non armata, che in questi anni ha fatto enormi profitti grazie a minimi salariali che molte sentenze hanno dichiarato incompatibili con l’articolo 36 della Costituzione. Ma nonostante i pochi centesimi di aumento – per il più applicato livello D non si arriva a 30 – qualcuno ha già deciso di sottrarsi al rinnovo firmato da Cgil, Cisl e Uil e di applicare un diverso contratto, quello Ugl-Assi. E’ quanto sta comunicando ai suoi dipendenti la Battistolli Servizi Integrati Srl dell’omonimo Gruppo vicentino con 5mila addetti e un giro d’affari di 325 milioni di euro l’anno in un mercato dove, ammette l’amministratore delegato Paolo Spollon, “la domanda supera l’offerta”. A Firenze l’allarme è stato dato dalla Uil, che ha subito dichiarato lo stato di agitazione. “Dopo otto anni di trattativa per il rinnovo, proprio questo mese che i Lavoratori e le Lavoratrici avrebbero ricevuto la prima tranche di aumento, l’azienda arbitrariamente ha sostituito il CCNL firmato dalle OO.SS. più rappresentative, già povero di suo, con un ccnl peggiorativo firmato dalla UGL”, ha scritto all’azienda il coordinatore toscano del Settore sicurezza Uiltucs, Gennaro Cotugno, che chiede un immediato passo indietro e proclama 24 ore di sciopero dei dipendenti fiorentini dell’azienda a partire dalle ore 06:00 del 14 luglio.

In un’intervista dello scorso aprile, l’ad di Battistolli dichiarava che “fatichiamo a trovare guardie”, prendendosela un po’ con le lungaggini della burocrazia italiana, un po’ col contratto nazionale, “scaduto dal 2015 e mai rinnovato”. Ma proprio adesso che l’accordo è stato trovato, la Battistolli si chiama fuori e informa i lavoratori che il rinnovo atteso da otto anni per loro non esiste. E che da oggi il contratto è un altro, il ccnl Agenzie di sicurezza sussidiaria e degli Istituti investigativi e di sicurezza firmato nel 2017 dal sindacato Ugl e dalle associazioni datoriali AISS (associazione italiana sicurezza sussidiaria), FederTerziario, Confimea e Rete d’Impresa. “Se continuate di questo passo vi diventerà sempre più difficile trovare personale… provate abbassando i vostri stipendi”, sferza l’azienda il coordinatore Uiltucs, mentre la comunicazione del cambio di contratto inizia ad arrivare anche altrove, come confermano i dipendenti Battistolli dell’appalto per i servizi di guardiania e portierato dell’Università La Sapienza di Roma, già in sciopero ieri davanti all’ateneo (foto) dove Cobas e studenti hanno protestato per i tagli allo stipendio subiti a partire dallo scorso anno e dovuti proprio all’applicazione del ccnl Servizi Fiduciari. Nemmeno il tempo di protestare contro quel misero contratto che l’azienda già decide di applicarne uno peggiore, semplicemente comunicandolo ai dipendenti. Un atto “gravissimo e illegittimo”, scrive il sindacato Fisascat Cisl, che firma un’altra diffida all’azienda.

“Il contratto Ugl è peggiorativo sotto molti aspetti”, denuncia Cotugno della Uiltucs. Per “armonizzare” quanto imposto ai dipendenti, l’azienda ha deciso di aggiungere alla paga base lorda un superminimo mensile, che nel caso degli ex livelli D sarà di 70 euro lordi. “Così da arrivare agli stessi mille euro della prima tanche di aumento del nuovo ccnl Servizi Fiduciari”, spiega Cotugno che però parla di escamotage. “Perché poi non c’è nient’altro, mentre il rinnovo del Servizi Fiduciari ne aggiunge altri 90 con le successive tranche”. Non solo: “Essendo assorbibile, il superminimo si mangerà anche gli eventuali, futuri aumenti”. Ma il vero risparmio del ccnl Ugl rispetto al rinnovo firmato da Cgil, Cisl e per la prima volta anche dalla Uil, sta altrove. “Nel contratto Ugl la malattia, dal quarto al ventesimo giorno è pagata il 25% in meno”, spiega Cotugno. E ancora: “Gli straordinari scendono dal 25-30% del Servizi Fiduciari al 15% di quello Ugl, e così il lavoro domenicale, pagato tra il 40 e il 50% in più nel primo e considerato addirittura lavoro ordinario nell’altro, e poi quello supplementare, dal 38% al 15%”. Secondo il sindacalista si tratta di togliere una media di 2.000 euro l’anno a lavoratori che già vivono con pochi euro l’ora di stipendio, in un settore dove si arrotonda il mese con decine di ore di straordinari che diventano un’arma di ricatto contro i lavoratori, come denunciano alcune recenti indagini della magistratura. La Uiltucs, tra l’altro, ci tiene a sottolineare che la Battistolli è tra le aziende che si possono considerare “presenti al tavolo” dell’accordo sul contratto della Vigilanza privata e dei Servizi fiduciari. E che la stessa Ugl ha deciso di firmarlo seppure in un tavolo a latere. “E adesso l’azienda preferisce firmare il ccnl di un sindacato giallo che tiene il piede in due scarpe”, attacca Uiltucs. Cose che capitano in un Paese che da anni parla di riforma della rappresentanza e della necessità di dare valore erga omnes ai contratti sottoscritti dalle organizzazioni di categoria davvero più rappresentative. Ma ad oggi, appunto, non siamo mai andati oltre le parole.

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