In primo piano ci sono loro due: Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, considerati il futuro del tennis. Sullo sfondo i grandi campioni che hanno fatto la storia all’All England Lawn Tennis and Croquet Club: il trio formato da Novak Djokovic, Roger Federer e Rafael Nadal, ma si intravedono anche Martina Navratilova e Chris Evert, John McEnroe e Bjorn Borg, Boris Becker e Stefan Edberg, le sorelle Williams. Con questa immagine pubblicata sui suoi canali social, Wimbledon ha voluto celebrare l’edizione 2023 dei Championship che ormai è alle porte: sull’erba londinese si gioca dal 3 al 16 luglio. La presenza di Sinner in mezzo alle leggende è motivo di grande orgoglio per il tennis italiano, mentre gli inglesi non hanno preso bene – per usare un eufemismo – la scelta di Wimbledon: nel disegno infatti manca lo scozzese Andy Murray, icona del tennis britannico che per anni insieme a Federer, Nadal e Djokovic ha fatto parte dei cosiddetti Fab Four.

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La carriera di Murray è stata frenata dagli infortuni, ma lo scozzese è stato numero 1 al mondo, ha vinto due Wimbledon – diventando il primo tennista maschio britannico a vincere il torneo di casa nell’era Open, 77 anni dopo il successo di Fred Perry nel 1936 – e anche uno Us Open. Senza dimenticare due medaglie d’oro olimpiche. Considerando che è l’idolo di casa, forse Murray meritava uno spazio sulle storiche scale dell’All England, magari proprio insieme al trio Federer, Nadal e Djokovic. Jamie Murray, fratello di Andy, ha commentato: “Dov’è Andy Murray?”. Più duro lo zio Niall Erskine: “Spaventoso – ha scritto – l’artefice della storia britannica da nessuna parte. Dovreste vergognarvi di voi stessi”.

È chiaro però che l’intento di Wimbledon era proiettare l’attenzione soprattutto sul futuro del tennis: non a caso in primo piano ci sono i due giovani, Alcaraz e Sinner, che l’anno scorso agli ottavi di finale hanno dato vita a una battaglia epica, poi vinta dal tennista altoatesino. “A Wimbledon, abbiamo assistito a rivalità epiche dopo rivalità epiche, portando lo sport a nuovi livelli! Chi guiderà la prossima generazione di sfide di primissimo livello?”, è la domanda che accompagna il post. Molto tifosi britannici però, avrebbero voluto che tra le leggende ci fosse anche Murray.

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