Sono stati promossi, in maniera inaspettata, 2 ragazzi che l’11 ottobre scorso spararono con una pistola a pallini a una loro professoressa in un istituto tecnico di Rovigo. Nella vicenda sono stati coinvolti 5 giovani, ma solo i due in questione sono stati gli autori materiali del fatto. Gli altri avrebbero avuto un ruolo marginale partecipando anche alla derisione di gruppo della donna avvenuta sui social successivamente. Dopo la vicenda, l’insegnante di scienze vittima degli alunni si era rivolta alla direzione scolastica chiedendo dei provvedimenti che però non sono mai arrivati. Per questo motivo ha deciso di sporgere denuncia nel mese di gennaio.

I legali dell’insegnante, Tosca Sambinello e Nicola Rubiero, hanno comunicato di essere in attesa della “conferma formale della promozione” dopodiché saranno pronti ad “aggiornare subito della situazione il ministro Valditara”. Sulla vicenda è intervenuto anche il provveditore scolastico di Padova-Rovigo, Roberto Natale, dicendo di non sapere in maniera effettiva se “i ragazzi siano stati bocciati o meno, ma sono sicuro che, nel caso, la scelta sia dovuta al loro rendimento. Infatti i provvedimenti presi nei loro confronti per il fatto che li ha coinvolti non hanno mai previsto, da parte della scuola, bocciature o sospensioni basate sul voto in comportamento”.

Il Ministro della Difesa Guido Crosetto ha deciso di commentare i fatti con un tweet: “Se la scuola ha lo scopo di educare, penso si sia persa un’occasione. Chiedo scusa, da semplice cittadino, a titolo personale, all’insegnante”.

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