Un’immensa folla commossa e spontanea” (La Verità). “Una marea di gente zittisce i lamenti di chi non voleva il lutto nazionale” (Libero). “In migliaia ai funerali” (Corriere della Sera). La stampa italiana è unanime commentando la partecipazione alle esequie di Silvio Berlusconi in piazza Duomo a Milano. Tanto unanime da essere quasi tutti concordi anche sul numero complessivo. “Quindicimila le persone presenti” per l’ultimo saluto al leader di Forza Italia. A corredo una serie di foto quasi sempre scattate dal sagrato. Le poche immagini dall’alto dell’intera piazza, apparse per pochi secondi nelle dirette televisive, presentano però uno scenario molto diverso. Un numero discreto di persone segue i funerali dai maxischermi e attende l’uscita del feretro. Dietro il monumento di Vittorio Emanuele II a cavallo c’è il vuoto. Lo stesso viene fuori dalle riprese girate in fondo alla piazza milanese. Niente tutto esaurito. Probabilmente se ne accorgono tutti ma nessuno ne parla.


Clip video Local Team e Simone Bauducco

Quello di quindicimila è un numero rilanciato nel pomeriggio dalle agenzie stampa che citano “fonti della questura” che parlano di “capienza massima stabilita dalla autorità di pubblica sicurezza raggiunta per l’ultimo saluto al quattro volte presidente del Consiglio”. Ma erano state altre fonti istituzionali, in mattinata, a confermare sempre alle agenzie stampa che la capienza massima era stata fissata – per motivi di sicurezza – a diecimila persone. Considerando che i varchi di accesso non sono mai stati chiusi e che le immagini confermano che la piazza aperta al pubblico era tutto tranne che strapiena, è evidente che i conti non tornano.

Ma per la stampa italiana la realtà pare invisibile, almeno nei titoli delle prime pagine. Sfogliando i giornali, in alcuni casi, il contesto viene ridimensionato. “Fuori c’è la folla, discreta, non oceanica, forse quindicimila persone intimidite almeno all’inizio dal cerimoniale di Stato, solenne, liturgico, talvolta inevitabilmente formale”, scrive Il Giornale. Il numero scende a “10mila” per Libero. “Fuori, in piazza, colma ma non stracolma, 15 mila persone” scrive la Stampa, che in un altro pezzo parla però di “piazza piena per metà”. Tra le poche eccezioni Il Sole 24 ore: “Per la questura sono in 15mila, ma a giudicare dalla tranquillità non si direbbe“. Così come il Manifesto che titola: “La piazza degli orfani si riempie solo a metà”.

E se La Repubblica si limita a non citare numeri e evita alcun riferimento alla piazza semivuota, il Corriere riesce addirittura a moltiplicare le persone. Sul Corriere.it, alla fine del funerale, si leggeva di “8-9 mila” persone che “seguono le esequie da due maxischermi all’esterno del Duomo”. Ma, poche ore dopo, sulla carta i numeri quasi raddoppiano. “In principio qualcuno dice che sono pochi, ma è solo perché non conosce Milano. Alla fine saranno quasi quindicimila persone, arrivate come sempre all’ultimo momento, dagli uffici e dagli altri luoghi di lavoro”, sta scritto sul Corriere della sera. Dopo l’apoteosi televisiva a reti unificate arriva così per Berlusconi anche la benedizioni della carta stampata italiana.

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