È stato condannato a 30 anni di carcere Davide Fontana, il 44enne a processo per aver ucciso brutalmente e poi seviziato la 26enne Carol Maltesi nel gennaio 2022. La sentenza del Tribunale di Busto Arsizio è arrivata dopo sette ore di camera di consiglio ed ha escluso l’aggravante della premeditazione, dei motivi abbietti e le sevizie. Nella scorsa udienza l’accusa aveva chiesto l’ergastolo con due anni di isolamento diurno. Oggi è stato il turno della difesa: gli avvocati Stefano Paloschi e Giulia Ruggeri hanno sostenuto la tesi del delitto d’impeto, chiedendo quindi l’annullamento dell’aggravante della premeditazione. Secondo la Procura Fontana ha invece premeditato il delitto, incastrando Carol nelle riprese di un video hard e fingendosi un cliente che la voleva legata senza possibilità di muoversi. Secondo la difesa l’uomo aveva già preso accordi per altri video, quindi non avrebbe avuto intenzione di ucciderla.

Fontana aveva raccontato agli inquirenti di aver fatto a pezzi il cadavere tentando senza successo di dargli fuoco. Successivamente l’uomo aveva congelato i resti della ragazza, rinvenuti in sacchi di plastica tra i monti bresciani, a Borno, nel marzo del 2022. Per settimane dopo la morte della donna, usando il cellulare della giovane Fontana aveva risposto ai messaggi di parenti e amici, fingendosi lei. Secondo la Procura l’uomo ha agito per motivi legati alle scelte della donna: Carol gli aveva da poco confidato di aver deciso di trasferirsi a Verona per stare più vicino al suo bimbo, avuto da una precedente relazione. La difesa lo ha invece escluso, chiedendo il riconoscimento delle attenuanti generiche dopo la confessione di Fontana. Durante l’udienza di oggi sono stati ridimensionati anche i risarcimenti: assegnati 180mila euro al figlio, 20mila al padre del bimbo e 100mila euro ai genitori.

Oggi, parlando in aula, Davide Fontana ha chiesto perdono: “So di poter sembrare parecchio distaccato e controllato, provo un’enorme sofferenza ogni giorno – ha detto Fontana – Sono pentito per quello che ho fatto e non so se riuscirò mai a perdonarmi. Voglio chiedere scusa a tutti, in particolare ai familiari di Carol e a suo figlio”.

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