Un nuovo farmaco per il diabete si è dimostrato efficace anche sugli adolescenti per ridurre l’indice di massa corporea e contrastare l’obesità. Parliamo del noto farmaco a base di semaglutide che tanto sta facendo parlare di sé, anche per i rischi connessi a un utilizzo senza il necessario controllo medico. Il farmaco, originariamente sviluppato per combattere il diabete di tipo 2, è un agonista del peptide 1 simile al glucagone (GLP-1) progettato replicare l’azione di un ormone, al fine di indurre sazietà e regolare i livelli di glucosio nel sangue. A dimostrare i benefici sui più giovani, sono i risultati dello studio STEP TEENS, presentato al Congresso europeo sull’obesità in corso a Dublino.

Nello studio, gli autori hanno esaminato l’effetto del trattamento con il farmaco semaglutide sul miglioramento delle categorie di indice di massa corporea (BMI). Secondo lo studio, circa il 50% dei partecipanti è uscito dall’obesità e il 74% ha perso uno o più punti di BMI (indice di massa corporea). I primi risultati dello studio STEP TEENS erano già stati pubblicati nel 2022 sul New England Journal of Medicine (NEJM), e avevano dimostrato l’efficacia della semaglutide nell’aiutare gli adolescenti a perdere peso. Nella nuova analisi sono stati inclusi 201 adolescenti di età compresa tra i 12 e i 18 anni con un indice di massa corporea (IMC) compreso nel 5% più alto.

I partecipanti sono stati divisi in due gruppi e sottoposti a semaglutide sottocutaneo di 2,4 mg una volta alla settimana o a placebo per 68 settimane; entrambi i gruppi hanno ricevuto una consulenza sullo stile di vita. La percentuale di partecipanti che hanno ottenuto un miglioramento dell’indice di massa corporea (IMC) dal basale alla settimana 68 è stata valutata utilizzando i dati relativi al trattamento. Le categorie dell’indice di massa corporea (IMC) si sono basate sulle tabelle dell’indice di massa corporea (IMC) del Centers for Disease Control and Prevention. Alla settimana 68, il 74% dei partecipanti a semaglutide ha registrato un miglioramento di una o più categorie dell’indice di massa corporea (IMC) rispetto al 19% del placebo. Un miglioramento maggiore di due categorie dell’indice di massa corporea (IMC) si è verificato nel 45% dei partecipanti trattati con semaglutide rispetto al 3% con placebo. Complessivamente, il trattamento con semaglutide ha ridotto la percentuale di partecipanti con il grado più grave di obesità dal 37% al 14% dopo sessantotto settimane. Alla sessantottesima settimana, il 45% dei partecipanti al braccio semaglutide ha registrato una riduzione dell’indice di massa corporea (IMC) al di sotto del punto di riferimento clinico per l’obesità, cioè ha raggiunto il peso normale o il sovrappeso, rispetto al 12% dei partecipanti al braccio placebo. “Questi risultati sottolineano l’elevato grado di efficacia clinica di semaglutide negli adolescenti affetti da obesità che apre la strada a trattamenti diversi dalla chirurgia bariatrica” afferma Aaron S. Kelly, co-direttore del Center for Pediatric Obesity Medicine presso l’Università del Minnesota, Minneapolis e autore dello studio.

Lo studio su The New England Journal of Medicine

Lo studio su Obesity

Lella Simone

Articolo Precedente

Stiamo vincendo o perdendo la guerra al cancro? Attenzione alla comunicazione

next
Articolo Successivo

“Bevendo 3,5 bicchieri di vino rosso alla settimana si riduce del 4% il rischio di mortalità”: il nuovo studio di Harvard e il fact-checking dell’esperto

next