In Groningen-Ajax è successo di tutto: la partita valida per la 32esima giornata del campionato Eredivisie è stata prima interrotta e poi sospesa definitivamente a causa delle forti proteste del pubblico di casa. I tifosi del Groningen hanno mostrato la rabbia per la retrocessione del club olandese in seconda lega olandese, l’Eerste Divisie, dopo 23 anni. Non il primo incidente in uno stadio di calcio olandese, dato il caos che si era creato solo il mese scorso in Feyenoord-Ajax.

Il primo episodio controverso è avvenuto al sesto minuto, quando sono stati lanciati in campo dei fuochi d’artificio, che hanno creato un’enorme nube nera: subito dopo, dagli spalti un ragazzo è entrato in campo con tanto di striscione di protesta ed è stato placcato dagli addetti alla sicurezza. Un quarto d’ora di pausa e il match è ripreso: tuttavia, i tifosi hanno continuato a lanciare petardi in campo, rendendo l’aria irrespirabile. L’arbitro è stato obbligato a sospendere definitivamente la partita, d’accordo con la Federcalcio olandese e le autorità locali, per motivi di sicurezza e di ordine pubblico.

La procedura che il direttore di gara Jeroen Manschot ha seguito è la stessa che la Federazione calcistica dei Paesi Bassi KVNB ha veicolato ultimamente: dopo gli incidenti nel “De Klassieker” dello scorso aprile, la lega ha stabilito che il lancio di oggetti in campo porta all’interruzione temporanea del match. Se dovesse accadere nuovamente qualcosa di controverso, l’arbitro deve sospendere la partita. E così è stato in questo caso. La partita è in programma per martedì 16 maggio alle ore 15.00.

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