“Per noi questa discussione sulle riforme non è una priorità del paese, le priorità sono lavoro, sanità, Pnrr, clima, giovani, casa. Ci sentiamo vicini agli studenti e studentesse che anche in queste ore si stanno mobilitando perché non stanno trovando casa per il caro affitti“. A rivendicarlo è la segretaria del Pd, Elly Schlein, dopo l’incontro con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sulle riforme istituzionali.
Diciamo no all’elezione diretta del presidente della Repubblica e anche al premierato, il cosiddetto sindaco d’Italia, perché indebolirebbero il Parlamento”, ha così tagliato corto la leader dem. E ancora: “Ciò che non vogliamo e a cui non ci prestiamo è l’indebolimento di pesi e contrappesi previsti dalla Carta, così come non si tocca l’istituzione del presidente della Repubblica“, ha continuato. “Non siamo per ridimensionare il ruolo del presidente della Repubblica verso un modello di un uomo o un donna sola al comando”.
Dal Pd quindi è arrivata una serie di proposte alla maggioranza, dallo stop alle liste bloccate nella legge elettorale, alla sfiducia costruttiva, fino a una legge sui partiti, sul conflitto d’interessi. E ancora, la “necessità di limitare la decretazione d’urgenza“ e “il rafforzamento degli istituti referendari e delle leggi di iniziativa popolare su cui si dovrebbero prevedere l’obbligo di esame e anche abbassare il quorum con l’introduzion della possibilità di firmare anche in digitale”
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Riforme, ecco le controproposte di Pd e M5s. Schlein: “Stop liste bloccate, legge sul conflitto d’interessi”. Conte: “Basta cambi di casacca”

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Riforme, Meloni punta a spaccare le opposizioni: “Speravo coese, ma sono molto variegate le loro posizioni”

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