Cade il governo in Slovacchia. Il primo ministro ad interim Eduard Heger ha annunciato domenica di aver rassegnato le dimissioni alla presidente Zuzana Caputova a causa della grave crisi che ha travolto l’esecutivo dopo l’addio ufficializzato dai ministri dell’Agricoltura e degli Esteri, Samuel Vlcan (Gente ordinaria e personalità indipendenti) e Rastislav Kacer (Democratici). “Ho chiesto alla presidente di revocare il mio mandato”, ha dichiarato il premier ai giornalisti.

Dopo l’uscita dall’esecutivo dei due ministri, il capo del governo provvisorio ha spiegato di aver “offerto alla presidente alternative più stabili e meno rischiose di quelle connesse con la nomina di un governo di tecnici. La presidente non ha accettato le mie proposte, quindi ho deciso di chiedere alla presidente di accettare le mie dimissioni e di darle così lo spazio per cercare di portare la Slovacchia ad elezioni parlamentari democratiche in modo stabile e tranquillo con un governo di tecnici”.

Adesso tocca a Caputova procedere alla nomina di un governo tecnico per la prima volta nella storia del Paese in vista delle elezioni anticipate del 30 settembre. Secondo i media locali, alla testa del nuovo esecutivo di transizione dovrebbe andare Ludivit Odor, attuale vice governatore della Banca nazionale slovacca. Lo scorso settembre, il partito Libertà e Solidarietà (Sas) dell’ex ministro dell’economia Richard Sulik ha lasciato la coalizione governativa e l’esecutivo è finito in minoranza. A metà dicembre, il Parlamento slovacco ha poi votato la sfiducia nei suoi confronti. Da allora, il governo di Heger ha agito come un gabinetto ad interim.

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