L’emblema dell’ennesima stagione fallimentare per il Paris Saint Germain sono i fischi ogni volta che il nome di Leo Messi viene pronunciato durante la lettura delle formazioni al Parco dei Principi. E con il Psg già da tempo fuori dalla Champions, la rottura totale tra il club e la stella argentina rischia di compromettere perfino la scontata vittoria del campionato: il Marsiglia è distante appena 5 punti. Messi è stato sospeso per due settimane per aver preso parte a una campagna pubblicitaria in Arabia Saudita senza il consenso del Psg. Il capitano dell’Argentina non solo ha saltato un allenamento, ma ha prestato il suo marchio all’altro Paese del Golfo, quello sicuramente meno amato dal Qatar che con il suo fondo sovrano possiede il club di Parigi. Il caso, dopo la sanzione, è deflagrato. A questo punto Messi – il suo contratto biennale con il Psg scade al termine della stagione – è già pronto a fare le valige e salutare la Tour Eiffel.

Sarà addio. La punizione del club – Messi non potrà giocare o allenarsi e non verrà pagato durante queste due settimane – è senza precedenti. Anzi, al Psg di solito il problema solitamente è sempre stato un po’ troppo lassismo con calciatori strapagati e capricciosi. Ecco allora che la decisione di sospendere proprio il vincitore della Coppa del Mondo, che a dicembre era il massimo emblema dello sportwashing del Qatar, nasconde un malessere più grande. Dovuto alle prestazioni in campo e alla scelta di diventare ambasciatore del marchio del turismo saudita. Legandosi quindi anche a Riad, proprio come il suo grande rivale Cristiano Ronaldo che da gennaio gioca all’Al Nassr.

Il futuro di Messi ancora non è chiaro. Molte voci lo danno in partenza verso la Major League Soccer all’Inter Miami. L’opzione più romantica invece è un ritorno al Barcellona, anche se il suo stipendio sarebbe un’altra zavorra sulle casse blaugrana, ancora in grandi difficoltà. Al momento, però, l’ipotesi ritenuta più probabile anche dagli esperti è proprio quella che porta all’Arabia Saudita. Messi infatti potrebbe scegliere il club saudita Al Hilal, proprio la squadra rivale dell’Al Nassr di Cr7. In pratica, una riedizione datata dei duelli del Clasico profusamente pagata dai dollari sauditi.