È morto all’età di 62 anni Andrea Augello, senatore di Fratelli d’Italia ed esponente storico della destra romana. A quanto si apprende, era malato da tempo. Parlamentare a palazzo Madama in quattro legislature, sottosegretario alla Pubblica amministrazione e all’innovazione nel quarto governo Berlusconi, aveva aderito al partito nel 2018. L’annuncio del decesso è stato dato dalla moglie, Roberta Angelilli, già parlamentare europea e ora vicepresidente della Regione Lazio: “In cielo ti accompagnino gli angeli. Addio, rimarrai per sempre nei nostri cuori”, ha scritto su Facebook. Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha chiesto un minuto di silenzio in Aula: “Di lui ricordo la grande competenza e la forte determinazione ma anche l’amore per la politica e il rispetto per le istituzioni”, ha detto. “Un punto di riferimento per tanti, un politico estremamente capace, un uomo intelligente, determinato, divertente. Ci mancherà, e molto. Alla sua famiglia, alle sue figlie, e a tutti coloro che gli hanno voluto bene come gliene volevamo noi, condoglianze sincere. A Dio, Andrea”, lo ricorda la premier Giorgia Meloni. Al posto di Augello subentrerà al Senato Cinzia Pellegrino, coordinatrice nazionale del Dipartimento Tutela vittime di FdI e prima dei non eletti nella circoscrizione Lazio P02.

Augello era entrato giovanissimo nel Fronte della Gioventù, l’organizzazione giovanile del Movimento sociale italiano, di cui divenne il leader della corrente dei “Capitani coraggiosi”, rivale di quella dei “Gabbiani di Colle Oppio” di Meloni e Fabio Rampelli. Dopo la svolta di Fiuggi entrò in Alleanza Nazionale e nel 2000 fu nominato assessore al Bilancio del Lazio dal governatore Francesco Storace, di cui divenne il braccio destro. E che ora lo ricorda come “un magnifico assessore regionale, una delle persone più leali che abbia mai conosciuto. Il dolore è enorme, mi mancherà davvero tanto”, scrive in un tweet. Augello è stato eletto in Senato nel 2006 con An, nel 2008 e nel 2010 con il Popolo delle Libertà e nel 2022 con Fratelli d’Italia. Alle politiche del 2018, invece, venne escluso dalle liste del centrodestra due giorni prima della presentazione delle candidature: una mossa che molti interpretarono come una vendetta per il lavoro svolto nell’ambito della Commissione d’inchiesta sul sistema bancario, in cui le sue domande “scomode” avevano innescato lo scaricabarile tra Bankitalia e Consob. Alle ultime elezioni Meloni lo ha scelto per guidare la lista proporzionale di FdI in tutte le province laziali.

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