Inizialmente si era parlato di auto pirata, ma dopo ore di indagini i Carabinieri di Casalnuovo, comune alle porte di Napoli, hanno accertato che a investire, uccidendola, una bambina di 7 anni è stata la madre, in retromarcia, a bordo della sua Audi A3. La tragedia si è consumata poco dopo le 16: quando i militari dell’Arma sono arrivati sul posto, insieme ai Vigili del Fuoco e al 118, hanno trovato la piccola a terra, senza vita. È a quel punto che i testimoni dell’incidente, da quanto si apprende, hanno iniziato a gridare che la bambina era stata investita da un mezzo che non si era fermato a soccorrerla: “Un uomo l’ha travolta e poi è fuggito dopo l’investimento”, hanno raccontato facendo scattare la caccia alla vettura. Ma la dinamica dei fatti era completamente diversa.

I Carabinieri hanno subito avviato gli accertamenti, ma del presunto pirata in fuga non c’era alcuna traccia. E così, indagando, è emersa la verità: la mamma della bambina in retromarcia aveva travolto e ucciso la figlia e un conoscente della donna rimasto però illeso. La salma della piccola è stata sequestrata e così anche l’auto della madre: il corpo e il mezzo sono a disposizione dell’autorità giudiziaria di Nola per tutti gli accertamenti del caso, come ad esempio l’autopsia e i rilievi sull’auto per capire se ci sia stato un improvvisto guasto tecnico o se la donna ha perso il controllo del mezzo. I rilievi dei militari sono andati avanti per alcune ore per definire con precisione la dinamica dell’incidente.

La notizia in pochi minuti ha fatto il giro del centro che si trova alle porte del capoluogo partenopeo. Ed è poi rimbalzata velocemente sui social. In pochi minuti, sul posto si sono ritrovate tante persone. Alcune erano visibilmente commosse. “Non ci sono parole, il cuore in mille pezzi. Che terribile tragedia”, ha dichiarato il sindaco Massimo Pelliccia che della sicurezza stradale ha fatto una delle priorità della sua azione amministrativa. Il primo cittadino proprio nelle scorse settimane ha messo in servizio diversi nuovi agenti della polizia locale: la maggior parte è stata destinata appunto al controllo della viabilità sia nel centro che nelle strade che fanno da cerniera con gli altri Comuni dell’hinterland.

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