“C’è un ragionamento in corso”, ammette Giancarlo Cancelleri a Ilfattoquotidiano.it, dopo la notizia del suo imminente approdo in Forza Italia (data da Accursio Sabella sul Quotidiano di Sicilia). “Non ne so nulla”, aveva detto l’ex viceministro soltanto tre giorni fa (sulla versione online dello stesso quotidiano), quando ha annunciato la sua fuoriuscita dal M5s attaccando

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Giuseppe Conte: “Mi ha deluso”. Da Conte a Silvio Berlusconi: è questa la parabola dell’ormai ex volto dei grillini in Sicilia, dove è stato candidato alla presidenza per ben due volte (2012 e 2017) e guida “di fatto” dei Cinque stelle sull’isola. Ora è pronto a presentarsi alla kermesse del partito berlusconiano a Palermo per confermare il cambio di casacca. Al momento manca l’ufficialità. I vertici di Forza Italia in Sicilia a cui ilfatto.it si è rivolto non rispondono. Nicola D’Agostino, dato per l’esponente di Fi che ha aperto la porta del partito a Cancelleri, da parte sua conferma: “C’ho parlato giorni fa”.

Che ci sia molto più di un “ragionamento in corso” nelle retrovie della politica siciliana è dato per scontato. Meno è che vada davvero in porto: si parla, infatti, di un partito in subbuglio per la notizia del suo imminente ingresso, osteggiato da molti forzisti. Nel frattempo Cateno De Luca ha rivelato il tentativo di Cancelleri di unirsi in precedenza anche al suo partito, Sud chiama Nord (che conta anche due parlamentari nazionali): “Mi ha cercato tramite Danilo Lo Giudice per chiedermi di passare con noi” spiega l’ex sindaco di Messina.

In questo quadro va ricordato che l’ex sottosegretario grillino aveva annunciato il suo appoggio alla candidatura a sindaco di Enzo Bianco alle comunali di Catania, che gli avrebbe assicurato una candidatura al consiglio comunale della città in cui ha scelto di vivere dopo la caduta del governo Draghi e la fine della legislatura. La Corte dei Conti ha però bloccato la corsa di Bianco a sindaco, proclamandolo “incandidabile”, così il progetto di Cancelleri è completamente sfumato, specialmente da quando Bianco ha aderito al progetto elettorale di Pd, M5s e sinistra.

Poco dopo, il 18 aprile, è arrivato l’annuncio dell’abbandono del Movimento: “Volevo candidarmi sindaco a Catania ma Conte era contrario”, ha detto l’ex parlamentare. La regola del terzo mandato aveva, in effetti, frustrato le aspirazioni di Cancelleri già l’anno scorso quando sperava di potersi candidare alla presidenza della Regione. Sarebbe stata la terza candidatura: dalla nascita del M5s era stato sempre lui il candidato investito da Beppe Grillo per la corsa alla guida dell’isola, sia nel 2012 che nel 2017. In entrambe le competizioni elettorali i Cinque stelle mancarono la vittoria alla presidenza ma fu così che pian piano scalarono le soglie del consenso fino ad arrivare al jackpot del 2018, quando alle Politiche ottennero tutti i seggi dell’Isola.

Nato a Caltanissetta, è qui, nel cuore della Sicilia, che Cancelleri ha mosso i primi passi in politica, quando figura tra gli organizzatori del Vday di Grillo nel 2007. Da quel momento l’attivismo nei Cinque stelle sarà sempre in ascesa fino alle due candidature che li valsero la vicepresidenza all’Ars. Che lasciò nel 2019 per diventare viceministro ai Trasporti nel governo Conte, poi sottosegretario nel governo Draghi. Fino al muro del terzo mandato: “Fui io a dire a Conte di non fare deroghe alla regola del terzo mandato – ha spiegato pochi giorni fa -. Regole come questa ormai sono sacre, sono le regole fondative di questo Movimento. Gli dissi anche, però, che per me era importante che lui potesse valutare un impegno da parte mia e di altri che volevano ancora spendersi per la causa. E allora gli proposi di fare una lista civica a Catania con me candidato a sindaco e che avesse l’appoggio del Movimento”. Il rifiuto di Conte lo ha così spinto al di fuori del Movimento: “Non voglio rimanere coinvolto in una realtà fatta di accuse, livore e astio, dove persone che ritenevo vicine si sono totalmente squalificate con i loro comportamenti. Io devo coerenza prima di tutto a me stesso, quindi in quella direzione non ci torno più”. Un’uscita tra le polemiche quando era imminente il suo passaggio in Forza Italia, o perlomeno quando già ci stava “ragionando”. E non solo con Forza Italia: “Noi facciamo i nostri auguri a Giancarlo – commenta De Luca – e ovviamente diciamo anche che quando si assumono posizioni che sono tutto e il contrario di tutto, perché ha spaziato da Bianco passando per Lombardo e Cuffaro a noi, è bene che decida una volta per tutte che cosa vuole fare da grande”.

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