Polemica vivace a L’aria che tira (La7) tra la scrittrice Ginevra Bompiani e Roberto Castelli, ex ministro dei governi Berlusconi I, III e IV e storico dirigente della vecchia Lega bossiana. Casus belli è l’acerrima critica di Bompiani alle parole del ministro Lollobrigida sulla sostituzione etnica.
“In tv – osserva la scrittrice – sento questi politici dire sempre che non sono assolutamente fascisti. È vero: non sono fascisti ma nazisti. La sostituzione etnica è a un passo dalla pulizia etnica ed è un’idea nazista. Non dico che i fascisti poi non fossero d’accordo, ma la sostituzione etnica è soprattutto un’invenzione nazista. Quindi, semmai, le loro simpatie, come peraltro hanno già dimostrato, sono non tanto per il vecchio fascismo quanto per il nuovo nazismo. Quelle parole sono da nazista“.

E rincara: “Il razzismo è ormai parte integrante di questo nuovo governo, che non considero certamente mio. Ed è un campanello d’allarme molto grave che dobbiamo ascoltare e a cui dobbiamo stare molto attenti a rispondere. Schlein parla di suprematismo bianco e ha ragione. A chi giova infatti il governo della Meloni? – continua – Non certo ai giovani, né alle donne, né ai poveri, né agli stranieri, né ai gay. Giova all’uomo maschio bianco, etero, ricco, cattolico. Cioè al suprematista bianco. Le parole della Meloni sugli incentivi al lavoro femminile? Sono solo balle“.

Castelli definisce ‘surreali’ le parole di Bompiani e aggiunge: “Sentendomi io organico a questo governo, ho scoperto stamattina di essere nazista”.
“Meglio tardi che mai”, commenta sorridendo la scrittrice, che poi precisa che non si riferiva certamente al leghista.
“Me ne farò una ragione – replica Castelli – Ma siccome ritengo l’epiteto ‘nazista’ un insulto sanguinoso, mi sentirei autorizzato a risponderle con un insulto. Però per rispetto a una vecchia signora, me ne asterrò“.
La conduttrice Myrta Merlino rimprovera l’ex ministro per l’inciampo inelegante, mentre l’imprenditrice bresciana Loretta Forelli manifesta la sua contrarietà scuotendo più volte la testa. Ginevra Bompiani non ribatte e sorride.
Ma un dato è certo: Roberto Castelli è poco più giovane della scrittrice, che è nata nel 1939, visto che compirà 77 anni il prossimo luglio.

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