Britta Ernst, ministra socialdemocratica dell’Istruzione del Brandeburgo e moglie del cancelliere Olaf Scholz, ha presentato le dimissioni. In una breve conferenza stampa a Potsdam la “first lady” tedesca ha ricondotto le ragioni del suo passo indietro nella mancanza di appoggio – anche della Spd – alle sfide in agenda per il suo dicastero per cui sarebbe stata necessaria “una grande decisione” che ha ritenuto “essere venuta meno”. In una dichiarazione scritta ha difeso il suo operato indicando che nella scorsa e nella attuale legislatura sono state prese “molte decisioni buone ed importanti per garantire le lezioni”.

Ernst era stata molto criticata negli ultimi anni, come spiegano le agenzie di stampa Dpa e France Press, non solo da associazioni ed opposizioni, ma anche dalle fila della coalizione di governo che dall’autunno 2019 è composto da Spd, Cdu e Verdi. Socialdemocratici e ambientalisti avevano censurato anche il suo piano di sostituire 200 posti a tempo pieno per insegnanti in incarichi per forze amministrative e assistenti sociali scolastici. Il piano avrebbe ridotto le risorse per offerte aggiuntive come lezioni di sostegno, a tempo pieno e di inclusione come tassello per reagire alla mancanza di insegnanti. Il piano avrebbe dovuto servire a recuperare personale al normale insegnamento. Il governatore del Land Dietmar Woidke ha ringraziato Ernst, che – ha sottolineato – ha onorato il suo lavoro in tempi difficili come la pandemia “con lungimiranza e mano calma”.

I coniugi Scholz si erano conosciuti durante gli studi ad Amburgo dove si sposarono nel 1998, ma nonostante la militanza nello stesso partito hanno sempre mantenuto distanza professionale. Dal 1997 al 2011 Britta Ernst è stata membro del Parlamento della ex città anseatica, ma quando Scholz divenne sindaco della città portuale lasciò la politica regionale e si impegnò nell’ufficio di coordinamento Stato-Regioni del gruppo parlamentare della Spd a Berlino. Nel 2014 è diventata ministra per l’Istruzione professionale dello Schleswig-Holstein poltrona che perse con la sconfitta della Spd nel 2017. Nel settembre dello stesso anno, però, fu richiamata a ricoprire lo stesso incarico in Brandeburgo su chiamata dello stesso Woidke.

In un’intervista al settimanale femminile Brigitte nel luglio 2021 fu chiesto a Scholz se – in caso di nomina a capo del governo – la moglie non avrebbe fatto semplicemente la first lady. Scholz rispose reciso mettendo in giusto rilievo l’impegno politico della consorte: “È una domanda che mi indigna: non so se sarebbe posta anche agli uomini che fossero coniugi (nda, di una cancelliera)”. Durante la corsa per il cancellierato il leader Spd confidò poi di essere un uomo migliore grazie alla moglie e di aver scoperto il jogging vent’anni prima per merito suo. Britta Ernst politicamente però ha sempre corso da sola, finendo per trovarsi contro il suo stesso partito.

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