Garantire un percorso di erogazione appropriato e rispettoso delle necessità dei singoli richiedenti per quanto riguarda ausili e protesi. La finalità deve essere quella di poter offrire sempre risposte idonee in merito alle specifiche esigenze di uomini e donne che ne hanno bisogno per vivere in maniera dignitosa. Lo ha stabilito la sentenza del Consiglio di Stato del 13 aprile 2023 che ha accolto in maniera definitiva la Class action promossa dall’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica Aps contro il ministero della Salute. Obiettivo dell’azione legale collettiva è la garanzia di appropriatezza di protesi e ausili per le persone con disabilità.

“Siamo molto soddisfatti del risultato processuale, ma c’è ancora molto lavoro da fare. Con il sostegno di tutti, possiamo spingere le istituzioni a dare attuazione ai diritti fondamentali secondo il percorso tracciato dalla nostra Costituzione e dalle convenzioni internazionali in tema di disabilità”, dice a ilfattoquotidiano.it Dario Capotorto, avvocato amministrativista che ha patrocinato il giudizio per conto dell’associazione. “La pronuncia del Consiglio di Stato – aggiunge – premia soprattutto l’impegno e il sostegno delle persone intervenute nel giudizio che hanno saputo far sentire la loro voce”.

Nell’agosto 2022 il Tar del Lazio aveva accolto positivamente la Class Action promossa dalla Luca Coscioni per Marco Gentili, Carlo Gentili, Alessandro Bardini, Edward Von Freymann, con l’intervento anche di altre persone con disabilità contro il Ministero della Salute al fine di garantire un percorso di erogazione appropriato di ausili e protesi. “La nostra Class action – affermano i promotori – puntava ad ottenere l’ottenimento di ausili protesici personalizzati sulla base delle singole esigenze e segnalava i gravi disservizi che impediscono di ottenere strumenti indispensabili per soddisfare le proprie esigenze”.

La vicenda parte qualche anno fa, da quando l’associazione ha chiesto in diverse forme a tutti i ministri della Salute che si sono succeduti dal 2017 di attuare le normative in vigore, “per rimuovere immediatamente ogni ostacolo che impedisce a chi ne ha bisogno di ricevere i giusti e idonei dispositivi in base alle proprie esigenze, ma senza mai ricevere nessuna risposta”. C’è stato un risvolto rilevante con il governo Meloni che a dicembre 2022 ha voluto fare appello contro la decisione del Tar del Lazio e ha inviato una notifica da parte del ministero della Salute alla Luca Coscioni.

“L’attuale esecutivo ha inteso come primo atto del suo mandato impugnare una decisione del Tar Lazio su un tema molto importante che riguarda i diritti delle persone con disabilità”, affermano gli ideatori dell’azione legale collettiva. “Oggi i Giudici del Consiglio di Stato – commenta Filomena Gallo, avvocata e segretaria nazionale dell’associazione – hanno confermato quella decisione, promossa dalla nostra Class action, condannando il Governo a rispettare la legge in merito alle procedure da applicare nell’erogazione di ausili e protesi che concretamente ricadono sulla qualità della vita e sui diritti delle persone con disabilità”. I giudici hanno rigettato ogni eccezione formulata dal Governo che dovrà pagare anche le spese di giudizio.

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