Sterminare i milioni di roditori che infestano la Grande Mela. New York ha per la prima volta una super-sceriffa anti-ratti. Il sindaco Eric Adams, per cui la lotta ai topi è uno dei tre pilastri per migliorare la qualità della vita nella metropoli, ha nominato a capo della task force, dedicata allo scopo, Kathleen Corradi, una ex maestra elementare. Quattro mesi fa il municipio aveva lanciato l’inserzione alla ricerca di una persona adatta al nuovo incarico: 900 candidati si erano presentati all’appello. “Assetati di sangue” e “con istinti omicidi per combattere un nemico prolifico e instancabile”, erano due delle qualifiche richieste per il posto. Corradi, che nel suo ruolo di insegnante ha lavorato alla derattizzazione delle scuole metropolitane, ha dimostrato di saperci fare fin da quando, bambina di dieci anni orripilata per aver visto la carcassa di un ratto lungo i binari della ferrovia di Long Island, lanciò una raccolta di firme nel quartiere per convincere con successo le autorità a disinfestare la zona.

“Il lavoro è fatto su misura per lei”, ha ammesso Adams, un ex poliziotto che ha provato sulla sua pelle cosa significa l’emergenza topi per New York: in gennaio il sindaco è stato multato per la terza volta per la presenza di roditori in una palazzina di sua proprietà a Brooklyn. Adams ha fatto della lotta ai topi una delle direttive chiave della sua amministrazione: al pari della criminalità e alla presenza dei senzatetto nelle strade, sono a suo avviso il sintomo di un disordine urbano che deve essere contenuto a tutti i costi se si vuole fare della metropoli quella che era prima del declino da Covid.
Il problema in realtà per New York è di lunghissima data: ci sarebbero nei suoi cinque Boroughs tanti topi quanti abitanti, e già Charles Dickens si lamentò per la loro presenza quando nel 1842 visitò la città. Altri sindaci, da Rudy Giuliani a Bill de Blasio, hanno provato a debellarli, e tuttavia Corradi è la prima persona nel nuovo ruolo.

Con un salario di 155mila dollari all’anno, la nuova zarina (come gli americani chiamano i responsabili multidisciplinari) coordinerà le attività dei vari assessorati competenti – in primo luogo quelli alla salute e alla nettezza urbana – per raggiungere l’obiettivo. “Sarò la vostra nuova sceriffa, ho esperienza di ratti“, ha dichiarato dopo la nomina: “Sono il sintomo di problemi sistematici che includono lo smaltimento dei rifiuti, la salute, la casa e la giustizia economica”.

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