Rimane però la questione che ftalati, parabeni e altre sostanze che possono agire sul sistema endocrino sono presenti in altri prodotti di uso quotidiano. Come possono difendersi le persone, in particolare le donne in gravidanza? “Questo è l’elemento più importante che va fatto arrivare alle donne in gravidanza e in allattamento, o anche a chi programma una gravidanza: tutte devono fare particolare attenzione ai componenti contenuti in prodotti di uso quotidiano come creme, detergenti per corpo e capelli, deodoranti, profumi e cosmetici o anche contenitori in plastica o simili per conservare il cibo, questo per evitare l’esposizione cronica a ftalati o bisfenoli che sono interferenti endocrini. Anche perché c’è un’altra cosa da mettere in evidenza: la pelle della donna in gravidanza è maggiormente irrorata e quindi capace di maggior assorbimento”, continua Cavaliere. Il problema è anche l’effetto accumulo di tutte queste sostanze presenti nell’ambiente e non solo in un singolo elemento. “Sarebbe interessante ripetere questo tipo di ricerca anche in Italia”, conclude Pontecorvi, “sappiamo che l’esposizione agli interferenti endocrini si prolunga anche alle successive generazioni. Siamo quindi di fronte a sostanze che dobbiamo conoscere meglio per controllarle e tutelare maggiormente la nostra salute”.
Salute
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