“Per il secondo anno consecutivo abbiamo avuto un inverno molto secco, avaro di precipitazioni, che fa seguito al 2022, che è stato l’anno più asciutto di sempre nelle misure del centro geofisico prealpino da 60 anni a questa parte. Negli ultimi 15 mesi ci manca il 50% della pioggia e quest’inverno è mancata anche la neve in montagna, che potrebbe portare nel Lago Maggiore un apporto idrico significativo nei mesi primaverili, quando la richiesta di acqua al lago sarà molto importante per l’irrigazione”.

Lo ha detto Paolo Valise, direttore del centro geofisico prealpino sul tema della siccità e della “magra” del Lago Maggiore, a cui ha fatto seguito anche un abitante di Luino, sul lago da 63 anni, che ha rivelato: “II Lago Maggiore è ormai un paio d’anni che è sempre cosi’ basso, siamo molto al di sotto della normalità”. Una turista tedesca che ha una casa sul lago e viene in Italia da 30 anni ha sottolineato: “Non ricordo un livello dell’acqua così basso”.

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