Tutto è ripartito come era finito: in Bahrain arriva un’altra sentenza della Red Bull. Per Max Verstappen è la 36esima vittoria in carriera, tranquillo nel gestire dalla prima parte di gara in avanti. Per la Ferrari un inizio nero come non mai: il motore di Leclerc si spegne mentre è 3° (tornano gli incubi di Baku e Barcellona) e gara difficile per Sainz, 4° e superato nel finale da uno scatenato Alonso. Lo spagnolo dell’Aston Martin si diverte, chiude sul podio dietro a Pérez (2°) e lancia messaggi d’amore al suo nuovo team: “Adoro guidare questa auto”. Nando è definitivamente il “Driver of the Day” (“Pilota del giorno”) di Sakhir: con tre bellissimi sorpassi su Russell, Hamilton (all’interno di curva 10) e Sainz. Per il Cavallino, in grande difficoltà di prestazione sulle hard, servirà reagire già dal prossimo appuntamento a Jeddah (Arabia Saudita) del 19 marzo. E le parole di Leclerc spaventano i tifosi: “Red Bull di un’altra categoria”.

Leclerc super al via, poi la sosta anticipata al 14° giro

Alla partenza ci vuole tutto il talento del monegasco per superare all’esterno Sergio Pérez e portarsi al secondo posto, mentre Sainz viene bloccato all’esterno dal messicano. Brividi in casa Aston Martin: Stroll colpisce la posteriore destra di Alonso, ma entrambi salvano la loro corsa. Davanti, intanto, inizia la fuga di Verstappen a suon di giri sull’1’37 alti, nonostante qualche bloccaggio al posteriore, mentre Leclerc inizia a perdere e compie un bloccaggio in fondo curva 1. Subito dietro ai primi quattro, inizia il duello tra Russell e Alonso, con lo spagnolo che passa in curva 3 e può proseguire con la sua gara d’attacco. Al 14° giro, la Ferrari tenta di sorprendere la Red Bull con la strategia: doppio pit-stop per Leclerc e Sainz per montare le bianche: i due rientrano 5° e 6°.

Pérez ripassa Leclerc ed è 2°, duello tra Alonso e Hamilton

Il team campione del mondo risponde subito richiamando tra 15° e 17° giro sia Verstappen che Pérez, optando per un altro set di gomme rosse. Il risultato premia la Red Bull: Verstappen torna a fare il vuoto, il messicano a suon di giri veloci può ripassare Leclerc al 26° giro, dopo aver recuperato 2”5 al ferrarista negli ultimi quattro giri. Al 31° giro seconda sosta per Hamilton che se la batte con Alonso per il 5° posto, mentre il Cavallino inserisce un secondo set di hard sia a Sainz che a Leclerc (32° e 34° giro). Stessa cosa fanno sia Perez che Verstappen alla 35^ e 37^ tornata, prima che inizi una bellissima lotta lunga durata due giri tra Hamilton e Alonso che riportano ai vecchi tempi della McLaren 2007. Lo spagnolo alla fine passa all’interno di curva 10, dove lo spazio è limitato.

Alonso su Sainz, meritato podio. Mercedes quinta e settima

Nel finale l’incubo della Ferrari e dei suoi tifosi: abbandonato dal motore, Leclerc deve dire addio al 41° giro, parcheggiando la vettura a bordo pista nel rettilineo prima di quello principale. Dopo la Virtual Safety Car, cinque giri più tardi, Sainz subisce il ritorno di uno scatenato Alonso che lo supera nel tratto tra la curva 10 e la 11. Nando manda messaggi d’amore al team di Silverstone — “Adoro guidare questa macchina” — mentre il ferrarista, con parecchio bouncing sulla propria vettura (il saltellamento della vettura con le sconnessioni dell’asfalto, ndr), deve difendersi dal ritorno di Hamilton. Chiudono la top-10: Stroll (ottimo 6° con polso e dito rotto dopo un incidente in bicicletta) Russell (7°), Bottas (8°), Gasly (9°) e Albon (10°).

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