A poco meno di tre mesi dal fallimento della missione (con la perdita del carico di satelliti francesci), è stata individuata la causa del fallimento del volo VV22 del lanciatore Vega C del 21 dicembre 2022 dalla Commissione d’Inchiesta Indipendente (Iec) composta da Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Arianespace. Si è trattato, come rende noto Avio, di un graduale deterioramento dell’ugello del motore Zefiro 40. In modo più specifico, la Commissione ha confermato che la causa dell’accaduto “è stata un’imprevista eccessiva erosione termomeccanica dell’inserto di gola dell’ugello in carbonio-carbonio (C-C), acquisito da Avio in Ucraina. Ulteriori indagini hanno portato alla conclusione che ciò è probabilmente dovuto a un difetto di omogeneità del materiale”.

“La Commissione – si legge nel comunicato la nota – ha fornito una serie di raccomandazioni per garantire il ritorno in sicurezza al volo in tempi brevi e l’affidabilità del lanciatore Vega C nel lungo periodo con un portafoglio di 14 voli (12 Vega C e 2 Vega)”. Test e analisi supplementari sui materiali del motore Zefiro 40, una fase di qualifica supplementare per il motore e una serie di azioni relative alla produzione dei lanciatori le tre raccomandazioni. Che, rileva l’Esa (L’agenzia spaziale europea), sono “volte a ripristinare la fiducia nei sistemi di lancio Vega e Vega-C tramite l’adozione di robusti piani di recupero per garantire una ripresa affidabile dei voli e un solido sfruttamento commerciale”. La Commissione prevede, in particolare: “Test e analisi supplementari per garantire la solidità della qualifica del materiale C-C alternativo selezionato per lo Zefiro 40, l’implementazione di una fase di qualifica supplementare del motore Zefiro 40 con il materiale C-C alternativo e l’attuazione di una serie di azioni volte a garantire una produzione di lanciatori duratura, affidabile e sostenibile”. Nel frattempo Arianespace ha aggiornato il programma di lanci per assegnare un volo a uno dei due lanciatori Vega rimanenti con una data di lancio prevista entro la fine dell’estate 2023, prevedendo il prossimo volo di Vega C entro la fine del 2023. “Gli eventuali effetti delle raccomandazioni fornite dalla Iec – rileva Avio – sono attualmente oggetto di analisi e saranno contenuti nei risultati economici del 2022 che saranno approvati dal Consiglio di Amministrazione convocato per il 13 marzo 2023”.

“La Commissione d’Inchiesta Indipendente rappresenta l’impegno dell’Esa per i più rigorosi standard di sicurezza. Ha formulato una serie di raccomandazioni la cui implementazione dovrebbe garantire un ritorno al volo solido e affidabile del lanciatore Vega-C”, ha detto il direttore generale dell’Esa, Josef Aschbacher. “L’Esa – ha proseguito – si impegnerà pienamente, mettendo a frutto le sue competenze ingegneristiche e di gestione di progetto, per sostenere Avio nell’adozione delle azioni necessarie per ristabilire la fiducia nel sistema di lancio”. Per Aschbacher “”ripristinare l’accesso indipendente allo spazio dell’Europa è la priorità dell’Esa. Sono quindi lieto – ha aggiunto – di poter procedere con le campagne di lancio di Vega mentre prepariamo il ritorno al volo sicuro di Vega C.” Guarda con ottimismo ai futuri lanci di Vega anche l’amministratore delegato di Arianespace, Stéphane Israël: “Grazie a un intenso lavoro, i membri della Commissione hanno identificato la causa della perdita della missione VV22 e i risultati appresi e proposto le azioni correttive pertinenti”. Israël ha rilevato inoltre che “Avio sta già attuando le loro raccomandazioni, con la supervisione di Arianespace e dell’Esa, allo scopo di consentire un ritorno al volo riuscito per Vega C e garantirne l’affidabilità costante”.

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