“Un atto intimidatorio”. Non ha dubbi Antonella Soldo, coordinatrice di Meglio Legale, l’organizzazione che promuove la legalizzazione della cannabis. L’atto al quale si riferisce è quello della polizia di Piazza Armerina che durante un’assemblea scolastica, proprio mentre i relatori di Meglio Legale stavano intervenendo da remoto, sono entrati e hanno preso le generalità dei rappresentanti di istituto. È successo mercoledì mattina all’Istituto superiore Majorana-Cascino (con indirizzi che vanno dall’industriale al classico), dove si stava tenendo un incontro dibattito sul tema della legalizzazione della cannabis, durante il quale intervenivano da remoto esperti di Meglio Legale, un’organizzazione che promuove la legalizzazione della marjuana, coinvolgendo “parlamentari e medici, imprenditori e avvocati, giornalisti e semplici cittadini per aprire un dibattito serio e responsabile sul tema”, scrivono sul loro sito. “Abbiamo già fatto centinaia di incontri nelle scuole e una cosa come questa non era mai successa”, sottolinea Soldo. Che continua: “L’incontro era stato regolarmente autorizzato dalla preside dopo avere preso informazioni dettagliate sul nostro conto e su quel che facciamo”.

Ma qualcuno dalla scuola ha fatto una segnalazione alla questura e da lì è scattato il controllo dei poliziotti che sono entrati in istituto. I ragazzi erano nelle classi, l’incontro avveniva, infatti, con un collegamento online con Meglio Legale, mentre ogni alunno seguiva dalla propria aula. In una saletta a parte, invece, stavano seguendo i rappresentanti di classe che sono stati individuati dai poliziotti e identificati. Un episodio che sta adesso scatenando le reazioni indignate anche di associazioni studentesche. Mentre infuoca la polemica, però, non si riesce a parlare con la dirigenza scolastica, né con la prefettura. E anche i ragazzi coinvolti, così come i loro genitori, sono chiusi in uno stretto riserbo.

Ma c’è chi promette battaglia: “Invierò nelle prossime ventiquattro ore una richiesta di audizione straordinaria e urgente al ministro Valditara sul caso”, annuncia Marco Greco, Coordinatore nazionale della federazione degli studenti. Greco, che è anche consigliere comunale del Pd ad Enna, continua: “Ho il dovere, morale e politico, di esprimere tutte le mie forti preoccupazioni per i fatti del Majorana-Cascino di Piazza Armerina, che dei membri delle forze dell’ordine abbiano interrotto un’assemblea di istituto regolarmente autorizzata con a tema la legalizzazione della cannabis è un atto che lascia sgomenti”. È lui a parlare a nome degli studenti: “Abbiamo deciso, per evitare sovraesposizione mediatica dei ragazzi (quasi tutti minorenni) che su questa vicenda mi interfaccio solo io con la stampa”, spiega. E insiste: “Gli agenti hanno chiesto i documenti ad alcuni ragazzi che, per quanto appena maggiorenni, rivestono un pubblico incarico elettivo all’interno dell’istituzione scolastica e stavano esercitando la propria funzione nei modi e nei termini stabiliti dalla legge. Un intervento del genere, a prescindere dal tema trattato, è, a mio avviso, in forte contrasto con il Diritto di assemblea e col Diritto alla libera espressione del pensiero sanciti dalla nostra Costituzione, una Costituzione che proprio nelle scuole dovrebbe trovare il suo massimo grado di esplicazione. Auspicando, fiducioso, che i vertici della Polizia di Stato (che per dovere di cronaca, in provincia di Enna si sono sempre distinti negli anni per la collaborazione con gli studenti) possano fare chiarezza sull’accaduto, non posso non esprimere la mia più sincera solidarietà ai rappresentanti d’Istituto coinvolti, tutti iscritti al sindacato che rappresento, per la vicenda che li ha colpiti”.

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