Gli occhi puntati sulla Transnistria, l’autoproclamatasi repubblica indipendente filorussa nel territorio della Moldova. Gli aerei-spia degli Alleati che volteggiano da giorni sui cieli romeni con un occhio sul mar Nero per osservare i movimenti russi, le voci lasciate filtrare dagli 007 ucraini su una possibile presa dell’aeroporto di Chisinau da parte delle truppe di Mosca e ora l’accusa della Russia: “Kiev prepara una provocazione armata, con il coinvolgimento del battaglione Azov. Sabotatori con uniformi militari russe proveranno un’offensiva”. Con Chisinau che smentisce.

Gli occhi sono puntati su Tiraspol, la capitale della regione separatista filo-Mosca dove è di stanza un contingente di circa 1.500 soldati agli ordini del Cremlino. È lì che rischia di aprirsi un nuovo fronte, di giocarsi una nuova pericolosa partita della guerra in Ucraina. La tensione sale e da giorni Mosca alimenta voci di “false flag”. L’ultimo rilancio, addirittura un vero e proprio “piano” reso pubblico senza mostrare prove, è del ministero della Difesa guidato da Sergej Shoigu.

“Kiev sta preparando una provocazione armata contro la Transnistria”, ha affermato il canale Telegram del ministero della Difesa, citato da Ria Novosti. “Secondo le informazioni disponibili, nel prossimo futuro il regime di Kiev sta preparando una provocazione armata contro la Repubblica Moldava transnistriana che sarà condotta dalle Forze Armate ucraine, anche con il coinvolgimento della formazione Azov”, ha dichiarato il ministero. “Come pretesto per l’invasione, Kiev – si legge – ha in programma di organizzare una offensiva dal territorio della Transnistria”.

I “sabotatori” indosseranno “uniformi militari russe”, ha affermato il ministero sostenendo di avere ottenuto prove di un piano in base al quale militari dell’esercito ucraino e del battaglione nazionalista Azov, “vestiti con uniformi delle forze armate russe”, dovrebbero inscenare una falsa invasione dell’Ucraina a partire dal territorio della Transnistria. Ciò darebbe alle forze di Kiev il pretesto per attaccare la Transnistria. Il ministero della Difesa russo avverte che sta monitorando da vicino la situazione lungo il confine fra Ucraina e Transnistria ed è “pronto a rispondere” ad ogni sviluppo.

Affermazioni smentite dalla Moldova, come riporta la Cnn: “Le autorità statali non confermano le informazioni diffuse questa mattina dal Ministero della Difesa russo”, si legge in un messaggio sul canale Telegram ufficiale del governo moldavo. “Invitiamo alla calma e invitiamo la popolazione a seguire le fonti ufficiali e credibili della Repubblica di Moldavia. Le nostre istituzioni collaborano con i partner stranieri e in caso di pericolo per il Paese informeranno il pubblico senza indugio”.

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