“Le sofferenze subite dai nostri esuli, dalle popolazioni di confine, non sono, non possono essere motivo di divisione nella nostra comunità nazionale. Al contrario, richiamo di unità nel ricordo, nella solidarietà, nel sostegno”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al Quirinale dei massacri delle Foibe in occasione della celebrazione del Giorno del Ricordo. “Ribadendo lo stupore e la condanna per inammissibili tentativi di negazionismo e di giustificazionismo, segnalo che il rischio più grave di fronte alle tragedie dell’umanità non è il confronto delle idee, anche tra quelle estreme, ma l’indifferenza che genera rimozione e oblio”, ha aggiunto il Capo dello Stato che nel suo lungo intervento ha anche ricordato come la legge sul “Giorno del Ricordo” abbia “avuto il merito di rimuovere definitivamente la cortina di indifferenza e, persino, di ostilità che, per troppi anni, ha avvolto le vicende legate alle violenze contro le popolazioni italiane vittime della repressione comunista”.