La mia proposta di legge per punire gli atti osceni in luogo pubblico? È brutto dirlo, ma c’è una turma di stranieri che si lava nelle fontane, defeca in strada, fa sesso in stazione o sulle panchine. Capita anche chi si masturba e in questo caso parliamo maggiormente di italiani, ma anche gli stranieri non scherzano. Possibile che questi comportamenti non siano reato? L’emergenza di politica criminale è questa, guardate su internet, su Facebook, su ‘Watch’ quanti video incredibili su queste cose. Meritano di essere puniti”. Così, ai microfoni di 24 Mattino (Radio24), Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia e viceministro degli Esteri, spiega le ragioni della sua proposta di legge che mira a punire gli atti osceni in luogo pubblico, proposta che rivendica fieramente.

Il politico, con toni piccati, spiega: “È un reato punito in tutta Europa, in Italia è stato depenalizzato dopo il 2015. Gli ignoranti e le persone in malafede hanno messo in giro la voce secondo cui vengono punite le prostitute e i loro clienti. La Cassazione già aveva chiarito questo punto. Certo, se uno si mette a fare sesso su una panchina o in stazione o su via del Corso a Roma è una cosa, se invece lo fa in un luogo frequentato è un’altra. È anche una sciocchezza – conclude – dire che voglio il carcere, perché in Italia con una pena sotto i 4 anni non vai in galera. La cosa brutta e antipatica è che si è voluto diffondere un concetto paradossale per fare notizia, e cioè ‘carcere per i clienti’, forse per dimostrare che il governo Meloni è formato da persone bigotte e troglodite“.