Dopo l’autopsia, eseguita sabato 28 gennaio, sono arrivati i risultati degli esami sul corpo di Angela Brandi, la 24enne deceduta la scorsa settimana nell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, in provincia di Napoli, Uno shock emorragico polmonare, una perdita di sangue che ha ostruito le vie aeree facendola soffocare: sarebbe la causa del decesso. La ragazza era arrivata in un primo momento in ospedale per la perdita di sangue dal naso, ci era era tornata in preda a una crisi qualche ora dopo essere stata dimessa, ma era morta.

La domanda alla quale i periti della Procura di Napoli e i consulenti nominati dall’avvocato Tommaso Pellegrino, legale della famiglia Brandi, stanno cercando risposta è se Angela poteva essere salvata in occasione del primo accesso in ospedale. Nei prossimi giorni l’avvocato Pellegrino valuterà con la famiglia l’eventualità di affiancare un pneumologo agli specialisti che si stanno occupando del caso. “È presto – ha sottolineato all’Ansa l’avvocato Pellegrino – per dire se ci sono o meno responsabilità. È da valutare, per esempio, se un intervento chirurgico in occasione del primo accesso sarebbe potuto essere risolutivo. Ma, ripeto, sono informazioni che al momento non abbiamo, e comunque, prima di formulare qualsiasi ipotesi, è necessario avere a disposizione un quadro completo al momento mancante dell’esito di alcuni esami istologici eseguiti durante l’autopsia”.

La Procura di Napoli ha iscritto alcuni sanitari nel registro degli indagati. Nei giorni scorsi i carabinieri di Pozzuoli hanno ascoltato il personale dell’ospedale Santa Maria delle Grazie, i familiari della vittima e altri testimoni per ricostruire i fatti. Era stata già acquisita e messa a disposizione degli inquirenti la cartella clinica della giovane.

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