A un’interrogazione su “Meta” – la società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp – il governo risponde parlando di “Meta System“, azienda specializzata nella ricerca, sviluppo e produzione di sistemi elettronici con sede in via Oberdan 16 a Reggio Emilia. Che con i social, ovviamente, non ha nulla a che fare. L’equivoco, raccontato dalla Gazzetta di Reggio e probabilmente causato da una frettolosa consultazione online, è venuto alla luce durante una discussione in Commissione Lavoro alla Camera, dove il deputato Pd Emiliano Fossi ha chiesto lumi sul futuro della sede milanese di Meta (quella di Mark Zuckerberg): “In una lettera ai lavoratori venne annunciato a inizio novembre il taglio del 13 per cento del personale, quantificato in oltre 11mila dipendenti. Nonostante la maggior parte dei dipendenti di Meta si trovino negli Stati Uniti, esistono sedi nazionali anche in Italia. Da quanto emerge dai media la sede italiana di Milano sarà interessata da 22 licenziamenti a fronte di 127 dipendenti… e non è ancora chiaro cosa succederà ai dipendenti al termine della procedura di licenziamento collettivo”, scriveva il deputato.

Ed ecco che, con grande sorpresa dell’interrogante, nella risposta scritta del ministero del Lavoro compare una fantomatica “unità produttiva” della multinazionale in via Oberdan a Reggio Emilia, in relazione alla quale il governo parla di un “verbale d’accordo” in cui “l’intervento della cassa integrazione straordinaria è richiesto per un numero massimo di 41 lavoratori” e l’azienda “si impegna a ricollocare su unità produttive site in Reggio Emilia i dipendenti che non si renderanno disponibili ad aderire al piano di esuberi. Allo stato”, prosegue il documento, “non sono state invece riferite analoghe iniziative rispetto alla sede di Milano, né l’Ispettorato del lavoro di Milano ha comunicato sussistere precedenti ispettivi per quanto riguarda la società Meta”. E conclude: “Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha fatto presente che non è stato attivato un tavolo ministeriale che coinvolge la sede della multinazionale Meta, dichiarandosi disponibile a valutare iniziative finalizzate alla salvaguardia dell’attività aziendale e alla tutela del perimetro occupazionale”.

“Nella risposta a una mia interrogazione, il governo ha confuso la società madre di Facebook, Meta, con una società di Reggio Emilia, la Meta System. Con la… meta questo governo ha dei problemi: non ne raggiunge mai una. Anzi, raggiunge sempre quella sbagliata. Come con la benzina: Meloni voleva ridurne il costo, non mi pare che sia andata così. Hanno fatto confusione, anche stavolta”, è il commento su Facebook del deputato Fossi.

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