Questa mattina alle 7 e 45 cinque attivisti di Ultima Generazione hanno imbrattato Palazzo Madama con un getto di vernice arancione, utilizzando degli estintori. Alla base del gesto, spiegano: “la disperazione che deriva dal susseguirsi di statistiche e dati sempre più allarmanti sul collasso eco-climatico, ormai già iniziato, e il disinteresse del mondo politico di fronte a quello che si prospetta come il più grande genocidio della storia dell’umanità”.

Un comunicato diffuso dagli stessi attivisti chiarisce i contorni del gesto, che si inserisce nel solco delle azioni di disobbedienza non violenta intraprese da tempo: “Ovunque guardi vedo dissociazione, negazione, alienazione rispetto alla crisi climatica. Realizzare l’inaccettabile richiede più dolore di quanto siamo disposti a viverne, ma è anche l’unica consapevolezza che può spingerci ancora a cambiare le cose e salvarci dal collasso. La narrativa tanto in voga secondo la quale ognuno di noi può individualmente contribuire a limitare i danni del riscaldamento globale, salvando il pianeta, è senz’altro positiva ma fortemente irrealistica – ha dichiarato Laura -. Sono i governi e le istituzioni ad avere il potere decisionale per avviare una transizione energetica effettiva, per modificare e regolare le produzioni di energia e di beni e il sistema dei trasporti, per arginare concretamente le cause della crisi climatica”.

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