Prima i colpi esplosi verso due suoi superiori, alle gambe. Poi, prima che potesse sparare ancora contro gli uomini feriti, l’intervento di un collega che lo ha fermato, ma che non è riuscito a farlo ragionare. A quel punto, l’operatore ecologico Antonio Rosario Urgias si è seduto, ha rivolto l’arma contro se stesso e si è sparato. È questa la prima ricostruzione di quanto avvenuto questa mattina, 30 dicembre, intorno alle 5.30 nell’ecocentro comunale di Alghero, in provincia di Sassari.

I feriti sono il capo del cantiere dell’Isola ecologica dove è accaduto il fatto, Ivan Cherchi e un suo stretto collaboratore. Secondo quanto appreso, Urgias, che viveva da solo in un alloggio di fortuna, avrebbe avuto recentemente problemi sul luogo di lavoro. Negli ultimi giorni c’erano state alcune accese discussioni con i dirigenti riguardo le modalità di svolgimento delle sue mansioni. I due feriti sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale civile di Alghero. La loro prognosi è riservata, ma non sono in pericolo di vita: uno ha ferite più lievi, mentre l’altro presenta una situazione più complessa e potrebbe essere presto trasferito a Sassari. Appena possibile saranno ascoltati dai carabinieri che stanno indagando per capire cosa sia accaduto.

Il sindaco di Alghero, Mario Conoci, si è detto “sconvolto” per la tragedia che si è consumata questa mattina nella struttura comunale di Ungias Galantè, in via degli Artigiani. “Ho sentito il responsabile della società che gestisce il servizio per dare anche supporto alle famiglie coinvolte in questo fatto di sangue – ha dichiarato -. Ci saranno accertamenti, ma probabilmente il tutto è frutto di un qualche disagio che andrà ricercato”.

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