Qualche lacrima è scappata alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni durante la cerimonia per la festa ebraica Hannukkah, al museo ebraico di Roma. Subito dopo l’intervento della presidente della comunità ebraica romana, Ruth Dureghello (che le ha augurato “di accendere non solo un lume stasera, ma tutti i giorni della sua vita in una luce forte dentro di sé per affrontare il grande compito che ha davanti”), Meloni si è commossa dicendo: “Grazie per l’invito e per queste parole.. noi femmine ogni tanto facciamo questa cosa un po’ così… di essere troppo sensibili, noi mamme in particolare“. Al termine del suo discorso, la premier ha abbracciato Dureghello nascondendo un po’ il volto tra le braccia della presidente della comunità. Successivamente ha stretto la mano a Sami Modiano, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau e insieme ai due ha assistito alla cerimonia di accensione del candelabro. “Presidente Meloni, ho apprezzato molto le sue parole nel discorso di insediamento e alla cerimonia per i giornalisti ebrei espulsi dall’Ordine. Non perché non conoscessi le sue posizioni già da prima che ricoprisse questo incarico ma perché ritengo che nel suo ruolo di presidente del Consiglio, queste parole contribuiscano a contrastare definitivamente le ambiguità che in una parte del Paese sono ancora presenti sul fascismo e sulle sue responsabilità” aveva detto poco prima proprio Ruth Dureghello.

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