Riforme costituzionali? Non solo lo abbiamo pensato, ma Giorgia Meloni confida entro la fine della legislatura di poter dare al popolo molto più potere nella scelta di chi ha le sorti del Paese in mano”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa rispondendo alla domanda su quanto davvero si creda in una riforma costituzionale, intervistato alla festa per il decennale di Fratelli d’Italia a Roma. “Qual è il modo? Sarebbe un errore dire per forza presidenzialismo all’americana, o presidenzialismo alla francese o premierato, che un po’ era quello che diceva Renzi quando parlava del sindaco d’Italia – continua – Noi non vogliamo essere tassativi, diciamo con sincerità che vorremmo un grande dibattito. Non vogliamo arroccarci su una delle tre opzioni”. “Poi se chiede a me quale preferisco personalmente io credo che il semipresidenzialismo alla francese sia il modello istituzionale che garantisce il giusto equilibrio tra la storia italiana e la necessità di ammodernamento – conclude – ma il modello degli Usa ha dato l’impressione di funzionare meglio, anche se dall’altra parte del mondo. Infine, il cosiddetto ‘premierato’ è quello che probabilmente creerebbe la possibilità di una maggiore adesione di larga parte dell’opposizione”.

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La “pacificazione” per La Russa? “Confronto duro senza dire: tuo cugino lo abbiamo visto alzare il braccio”. (Nel suo caso era il fratello)

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