CO2, battery, safety, hybrid, EV, mobility, sustainability: sono queste le parole più utilizzate, negli ultimi 12 mesi, per parlare di innovazione nell’ambito della mobilità. A rivelarlo è la prima ricerca condotta dall’Osservatorio Auto e Mobilità di Luiss Business School, inaugurato appena qualche mese fa insieme ai primi partner, UNRAE, Toyota e Honda.

La ricerca è stata presentata in occasione della presentazione più ampia dell’intero Osservatorio, delle sue prossime attività e della Roadmap 2023, tenutasi a Villa Blanc, a Roma. Secondo il piano di ricerca dell’Osservatorio, saranno due i filoni che verranno presi in considerazione nei lavori di indagine: il primo riguarda la mappatura e l’analisi delle dinamiche di comunicazione delle politiche commerciali e della risposta del mercato alle innovazioni di prodotto; l’altro filone, invece, molto più mirato, è quello riguardante l’energia, quindi l’individuazione di strategie energetiche applicabili nel campo della mobilità, nel contesto nazionale e in quello europeo. Strategie che, inevitabilmente, dovranno prendere le mosse dai principi di sostenibilità, sicurezza energetica e sviluppo industriale.

Obiettivo della prima ricerca, quindi, è stato rintracciare e classificare, per uso, le parole chiave del settore auto, relativamente al tema dell’innovazione. Raccogliendo su Twitter, tra ottobre 2021 e ottobre 2022, i post di utenti e case automobilistiche, si sono ottenuti circa 60 mila contributi di oltre 29.000 account ufficiali italiani ed internazionali, rappresentativi delle tematiche di sostenibilità, mobilità, sicurezza ed elettrificazione.

Ne è risultato un grande utilizzo della parola CO2 e, soprattutto, un grande interesse nei confronti del tema della sostenibilità che, con circa 27 mila contributi totali, tra i quattro presi in esame è stato quello più dibattuto. Attenzione però anche per le tecnologie dell’elettrificazione (Battery 13%, Hybrid 10% ed EV 10%), per la sicurezza (Safety 12%) e per l’evoluzione del concetto di mobilità (Mobility 7%).

Luca Pirolo, direttore insieme a Fabio Orecchini dell’Osservatorio, ha sottolineato che l’importanza di questi risultati non deve valere solo per strategie di marketing quanto piuttosto per le politiche da attuare: “Il fatto che a fronte di 2.703 tweet da parte delle case auto, si siano generate più di 55.600 risposte e retweet sui termini chiave dell’innovazione, dimostra come queste parole siano al centro del dibattito e debbano essere attentamente considerate non soltanto in azioni commerciali e di marketing, ma anche nelle politiche e nelle azioni applicative messe in campo dagli organi amministrativi e di governo”.

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