Nel pieno del terremoto giudiziario, il Consiglio di amministrazione della Juventus, ancora composto dal presidente Andrea Agnelli e dai consiglieri dimissionari ha approvato il nuovo bilancio corretto dopo i rilievi della Consob. La nuova perdita – precedente era di 254,3 milioni di euro – è di 239,3 milioni e, sottolinea il comunicato della società bianconera, la riapprovazione del bilancio è il risultato di analisi e valutazioni compute nella riunione del 28 novembre, quella in cui sono scattate le dimissioni di massa. In particolare: “Acquisiti i nuovi pareri aggiornati, resi alla luce dell’esame della documentazione rilevante, relativa all’indagine della Procura, con riferimento alle cosiddette “manovre stipendi”, realizzate negli esercizi 2019-20 e 2020-21″. L’approvazione ha portato anche a una “riesposizione” dei bilanci precedenti e, a causa delle correzioni, il patrimonio netto al 30 giugno 2021, come comunicato dalla Juventus, era di soli 8,7 milioni di euro e l’indebitamento finanziario netto era pari 389,2 milioni di euro.

In una nota la società, ribadisce che “rilevato che si tratta di profili complessi, relativi a elementi di valutazione suscettibili di differenti interpretazioni circa il trattamento contabile applicabile, il Consiglio di Amministrazione ha attentamente considerato i possibili trattamenti alternativi”. E “sebbene il trattamento contabile adottato rientri tra quelli consentiti dagli applicabili principi contabili, la Società, in via di adozione di una prospettiva di accentuata prudenza, ha ritenuto di rivedere alcune stime e assunzioni che comportano rettifiche delle stime di oneri di competenza a fine giugno 2020 fine giugno 2021 e fine giugno 2022″.

Il progetto di bilancio sarà sottoposto all’approvazione dell’assemblea degli azionisti, prevista il 27 dicembre 2022, dopo essere stata rinviata due volte, prima da ottobre a novembre e quindi all’attuale data. La Juventus, conclude la nota, “continuerà a collaborare e a cooperare con le autorità di vigilanza e di settore, impregiudicata la tutela dei propri diritti in relazione alle contestazioni mosse contro i bilanci e i comunicati della Società dalla Consob e dalla Procura”. E precisa che, pur avendo corretto i bilanci dopo le sottolineature della Consob, gli “impatti delle riesposizioni dei dati finanziari relativi agli esercizi chiusi al 30 giugno 2022 e 2021 differiscono rispetto agli adeguamenti derivanti dai rilievi sollevati” dall’autorità di vigilanza sulle società quotate in Borsa.

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