L’inflazione in Germania rallenta e si colloca in novembre al 10% (dal 10,4% di ottobre). Su base armonizzata per i criteri Ue il carovita segna 11,3% da 11,6%. Il dato, anche se alcuni economisti si aspettavano una frenata ancora più marcata, rilancia il dibattito sul possibile raggiungimento di un picco invernale e potrebbe spingere la Banca centrale europea ad un rialzo di tassi più prudente a dicembre. Ieri la presidente Christine Lagarde ha affermato che “Il picco dell’inflazione probabilmente non è ancora stato raggiunto“. I prezzi dell’energia segnano un + 38% su base annua (+ 43% ad ottobre) mentre gli alimentari rincarano del 21%, in lieve accelerazione rispetto al mese precedente.

Segnali di rallentamento arrivano però anche dalla Spagna, dove il carovita scende al 6,8% dal 7,3% di ottobre. L’indice dei prezzi armonizzato si situa invece al 6,6%, sette decimi in meno rispetto al mese di ottobre. A influire sul calo sono in particolare, ancora una volta, le diminuzioni dei prezzi di elettricità e carburanti. Domani verranno diffusi il dato italiano e quello dell’intera area euro. L’Istat ha comunicato oggi che in ottobre i prezzi alla produzione dell’industria sono diminuiti del 3,3%rispetto a settembre mentre risultano in aumento del 28% su base annua, comunque in deciso ridimensionamento rispetto al + 41,7% di settembre.

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