“Ho appena proposto di approvare una norma che consenta il condono di necessità e quindi dare dopo 30 anni una risposta. Non ci importa dei formalismi, delle costituzionalità vere o presunte. Quando vogliono si mettono le leggi sotto i piedi”. Così il 4 agosto, Severino Nappi, entrando al consiglio regionale della Campania, in un video esplicitava uno dei suoi cavalli di battaglia, cioè il “condono di necessità” una sorta di supersanatoria sulle case abusive per tutte la Regione.

Concetto ripetuto poi più volte anche in campagna elettorale. Come quando dal palco di un comizio, a settembre 2022, il capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania, di un comizio sottolineava: “Stop agli abbattimenti perché non possiamo più accettare che una signora di 96 anni venga cacciata dalla sua casa”. E ancora, riprendendo la campagna “Credo”, utilizzata in campagna elettorale dal Carroccio, ribadiva: “Non credo che la Campania debba essere l’unica regione che non ha avuto il condono del 2003. Credo che la Campania debba essere trattata come tutte le altre regioni in Italia”.

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Ischia, ex ministro Costa: “La nostra norma non era affatto un condono. Di 27mila domande di sanatoria solo lo 0,2% è giunto a conclusione”

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