Il ritorno di Modern Warfare 2 ha generato un fortissimo hype nella community di Call of Duty, soprattutto da parte dei veterani della saga.

Nel 2009 il secondo capitolo della trilogia Modern Warfare lasciò tutti quanti a bocca aperta, durante quell’anno le ore di sonno vennero sostituite da ore di gameplay insieme agli amici online, per studiare i migliori loadout, i migliori spot per spawn killare con il cecchino, per passare ore di intrattenimento in pura salsa Call of Duty. Fu un anno straordinario per gli appassionati del genere, che marchiò Modern Warfare 2 a fuoco nei ricordi di tutti i fan.
Tredici anni dopo il momento è finalmente arrivato: Modern Warfare 2 torna. Torna diverso, nuovo, davvero moderno, ma comunque capace di regalare alcune delle sensazioni che tutti abbiamo provato anni fa.

La grande evoluzione del Design post Open Beta

Diciamolo chiaramente, la Beta di Modern Warfare 2 non convinse particolarmente l’utenza. Le problematiche legate al comparto tecnico erano numerose e lasciarono in tanti con un enorme punto di domanda nei confronti di quel che sarebbe stato il prodotto finale; ma il lavoro compiuto da Infinity Ward alla fine ha pagato. Modern Warfare 2 è un titolo esteticamente ben riuscito, il map design è complesso e diversificato, sia per quel che riguarda le 10 mappe per le modalità standard, sia per le 5 mappe molto più grandi dedicate a modalità come Guerra Terrestre e Invasione.
Perché effettivamente in Modern Warfare 2 troviamo davvero modalità di gioco per tutti i gusti: dalle modalità classiche, passando alla modalità in Terza Persona che ha saputo trovare un suo spazio dopo le dovute fix post Beta, anche le modalità senza respawn hanno visto delle aggiunte come Soccorso Prigionieri e Knockout.
Guerra Terrestre ed Invasione sanno invece darci un gustoso antipasto di quel che sarà il menù completo di Warzone 2.0. Entrambe le modalità sono molto ben bilanciate in tutte e 5 le mappe disponibili, si sono dimostrate estremamente intrattenitive, caotiche a sufficienza, ma soprattutto utilissimi mezzi per il nuovo sistema di sviluppo delle armi e degli attachment.
Armi ed attachment per tutti gli stili di gioco
Forse la più grande rivoluzione di Modern Warfare 2 si concentra proprio sul sistema di equipaggiamento. In questo capitolo non è infatti più sufficiente livellare il proprio personaggio e l’arma che preferiamo per sbloccare i gli attachment dei quali abbiamo bisogno. Infinity Ward ha infatti pensato ad un sistema un po’ più complesso: per sbloccare determinate armi è prima obbligatorio giocarne altre della stessa “famiglia” e questo vale anche per numerosi attachment, spingendo così il giocatore a variare il proprio gameplay, provando ogni tipologia di arma disponibile.
Questo sistema varia di arma in arma, ma consente spesso e volentieri di sbloccare accessori permanenti per diverse tipologie di armi, garantendo così al giocatore la possibilità di creare dei setup perfettamente corrispondenti ad ogni stile di gioco. Una novità certamente interessante e parecchio articolata se paragonata agli altri titoli di Call of Duty, che va però a premiare il giocatore più accanito rispetto al giocatore casual con meno ore a disposizione da poter dedicare al gioco.

Gunplay vecchio stile per un titolo di ultima generazione

Sebbene gli ultimi titoli della saga Call of Duty ci abbiano saputo abituare ad un gunplay veloce che sapesse valorizzare le dinamiche di movimento come lo slide cancel, lo strafe e il bunny hop, Infinity Ward ha deciso di intraprendere una strada diversa, improntata sulla rimozione di queste dinamiche di movimento che tutti i pro player e gli hardcore gamer hanno saputo masterare nell’arco degli ultimi 10 anni. In Modern Warfare 2 troviamo infatti un gunplay più lento e basato sulle coperture e la capacità di mira dei giocatori stessi, alla ricerca di un bilanciamento effettivo tra la troppa mobilità ed il tanto detestato camping, ora più difficile da applicare considerato il nuovo sistema di perk che non prevede più l’immediata efficienza dei perk scelti, bensì la progressiva attivazione nell’arco di un match. Perk come Fantasma e Sangue Freddo non sono più disponibili sin da inizio game e ciò va a variare anche le dinamiche dei giocatori più statici, per la gioia di chi cerca da sempre di contrastarli. Infinity Ward ha inoltre deciso di mantenere la linea del 2019, togliendo dalla minimappa le posizioni dei giocatori che sparano senza silenziatore, questo a detta degli stessi sviluppatori “per far sì che tutti i giocatori possano giocare tranquillamente”. Una mossa atta ad attirare nuovi giocatori su Call of Duty, ma che mette così in difficoltà i player più hardcore che si vedono così rimosse dinamiche davvero preziose per i loro standard di gameplay.

Un diamante ancora grezzo

Sebbene le potenzialità di questo nuovo Call of Duty siano molte, è stato impossibile soprassedere sulle problematiche tecniche post Day One, caratterizzate da crash del gioco, stuttering, crossplay malfunzionante e bug legati al salvataggio degli equipaggiamenti e della vetrina giocatore. Abbiamo giocato Modern Warfare 2 su un PC che monta una RTX 3080, ma sin da subito si sono palesati diversi problemi che han costretto l’utenza a ripristinare il vecchio driver Nvidia (dietro consiglio di Infinity Ward stessa) ed editare manualmente nei file del gioco il numero di core che le CPU Intel montano, per evitare lo stuttering e lag spike durante le partite multiplayer, poiché non è in grado di rilevarlo in automatico. Al momento questi problemi permangono, mentre i bug legati al crash del gioco stesso e dei mancati salvataggi degli equipment sono stati risolti.
Infinity Ward sta attivamente ed incessantemente lavorando su questi problemi, che rendono spesso frustrante l’esperienza su un titolo altrimenti fenomenale, perché Modern Warfare 2 ha tutte le potenzialità per diventare il diamante perfetto della nuova generazione di Call of Duty. È un titolo complesso che richiede tempo per essere masterato, ha ritrovato le sue fondamenta, sebbene ci si auguri il ritorno di un movimento in game più veloce e reattivo.
Troviamo mappe e modalità per tutti i gusti, armi per ogni stile di gioco: ciò che ogni giocatore vorrebbe da un titolo multiplayer degno di questo nome.
In molti lamentano la mancanza della modalità veterano, che verrà però aggiunta il 16 Novembre con l’uscita della prima Season del Battlepass, insieme a Warzone 2.0 e a molte altre novità, mentre per quel che concerne il lato eSport e le modalità competitive dovremo aspettare il 2023. Sarà infatti Treyarch a seguire tutto il segmento competitivo di Modern Warfare 2, lasciando spazio ad Infinity Ward di seguire attivamente Warzone 2.0.

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