“Meloni? La destra c’è sempre stata, mi auguro che questo governo faccia qualcosa di concreto però, ci vuole ordine e disciplina“. Usa uno slogan fascista caro ai nostalgici Sergio, uno dei partecipanti alla commemorazione per i caduti della Repubblica sociale italiana, tenutasi al Campo X del Cimitero maggiore di Milano. Circa 50 i partecipanti, tra cui militanti di Lealtà e Azione, volontari dell’associazione Memento e reduci dell’associazione Continuità. Bandiere tricolori, nessun saluto romano e nessun rito del presente, per espressa richiesta degli organizzatori. Dopo aver ascoltato un testo sulla Marcia su Roma e aver osservato un minuto di silenzio tra gli squilli di tromba funebri, ha preso la parola Gabriele Leccisi dell’associazione Continuità, il ‘celebrantè della cerimonia ‘orfana di rappresentanti della chiesa. Leccisi ha fatto appello alla “pace” come “massima aspirazione” e ha invitato tutti “a mettere da parte l’odio. Stiamo parlando di morti e di sangue per il nostro Paese” ma “non ci viene nemmeno concesso il diritto di avere la bandiera della Rsi“. “Serve un atto di purificazione vero” con un richiamo “anche alla Chiesa – ha aggiunto Leccisi – che spesso sembra ignorare: abbia il coraggio di dire che siamo fratelli e che bisogna arrivare alla pacificazione con una purificazione che anche i vincitori della 25esima ora devono fare, altrimenti devono sapere che non ci piegheremo. I nostri caduti – ha concluso – devono essere onorati da tutto il popolo italiano e non solo da una parte”

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