Non ha ancora preso i primi concreti provvedimenti del proprio mandato, ma secondo gli ultimi sondaggi il partito alla guida della nuova maggioranza di centrodestra, Fratelli d’Italia, continua a macinare consensi. E lo fa fagocitando lentamente gli alleati. Secondo i rilevamenti Ipsos, al 27 ottobre il partito guidato da Giorgia Meloni ha fatto registrare un +3,8% rispetto al risultato della Camera alle Politiche del 25 settembre, sfiorando così la soglia del 30% di preferenze (29,8%) e confermandosi così saldamente la prima formazione in Italia. Il ritorno al governo non è altrettanto positivo per gli altri due partiti alleati, Lega e Forza Italia, che perdono rispettivamente lo 0,8% (fermandosi all’8% dei consensi) e il 2% (con il totale al 6,1%). Solo Noi Moderati, nella coalizione, registra un +0,2% salendo all’1,1%, garantendo così un 45% di sostegno totale al centrodestra.

Chi continua a salire è il Movimento 5 Stelle che mostra un incremento dei consensi dello 0,6%, attestandosi al 16% e avvicinandosi sempre più a quello che è ancora il secondo partito italiano, il Pd, che perde lo 0,3% rimanendo comunque al 18,8%. I Dem sono l’unica formazione della coalizione di sinistra a perdere terreno perché sia Sinistra Italiana/Verdi che +Europa rimangono stabili, con un leggero incremento dello 0,1%, rispettivamente al 3,7% e 2,8%, con la coalizione che perde lo 0,7% e si attesta al 25,4%.

Netto calo anche per Italia Viva/Azione che dal voto del 25 settembre ha ceduto lo 0,7% dei consensi scendendo al 7,1%, mentre Italexit di Paragone si prende uno 0,5% in più (al 2,4%) e Unione Popolare lo 0,7% salendo al 2,1%.

Tra i votanti, il dossier dal quale ci si aspetta i miglioramenti più visibili con il nuovo governo di centrodestra è di gran lunga quello dell’immigrazione. Lo pensa il 40% degli intervistati, mentre il 26% crede che la situazione peggiorerà. Più equilibrio invece in tema di politiche fiscali, con il 30% che si aspetta un miglioramento e il 28% che, invece, mantiene una posizione negativa, e di coesione tra italiani e pace sociale, con il 26% che crede in risvolti positivi col nuovo governo, mentre il 33% si aspetta un peggioramento. Scetticismo, invece, in tema di riduzione delle disuguaglianze e rafforzamento dei diritti civili. Sul primo dossier, il 26% si aspetta dei miglioramenti, ma ben il 35% prevede una situazione destinata a peggiorare. Sul secondo la divisione è ancora più netta: 25% contro il 36%.

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