Sono serviti tre giorni di colloqui, al termine dei quali gli ambasciatori dell’Ue hanno concordato misure contro cinque individui e tre entità iraniani che forniscono droni impiegati dalla Russia nel conflitto in Ucraina. Le misure, secondo quanto riferiscono fonti Ue, entreranno in vigore questo pomeriggio dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea, a tre giorni dal via libera del Consiglio Ue Esteri alle sanzioni contro i responsabili della repressione delle proteste scoppiate nel Paese dopo la morte di Mahsa Amini. “Interveniamo rapidamente contro l’Iran che sostiene la guerra della Russia in Ucraina – ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel -. Accolgo con favore la decisione del Consiglio Europeo di adottare a tempo di record misure restrittive contro coloro che in Iran forniscono sostegno militare alla Russia“.

Il nodo dei droni forniti a Mosca è da settimane nel mirino della Nato e di Bruxelles, anche se Teheran finora ha sempre negato di avere fornito armi alla Russia. Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg è tornato sul punto anche oggi, rifiutando però di entrare nello specifico delle informazioni di intelligence. “Monitoriamo quello che sta facendo l’Iran – ha detto -, chiediamo di non fornire alla Russia droni o missili, sarebbe in violazione della risoluzione Onu”.

Se l’Europa ha già dato il via libera alle sanzioni, anche gli Stati Uniti si dicono pronti a imporle “per impedire il trasferimento di armi pericolose in Russia“, ha affermato il Dipartimento di Stato americano in una nota, aggiungendo che “non esiteremo ad applicare le nostre sanzioni e altri strumenti pertinenti a tutti coloro che sono coinvolti in questi trasferimenti”. Il Dipartimento di Stato ha aggiunto che gli Stati Uniti continueranno anche ad aumentare l’assistenza alla sicurezza all’Ucraina, anche per ciò che riguarda le difese aeree.

Da Teheran però continuano a respingere qualsiasi responsabilità diretta. “Abbiamo chiesto alle autorità ucraine di fornire prove riguardo al presunto uso di droni iraniani nella guerra in Ucraina” da parte della Russia, ha detto il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian, come riporta Mehr, in una telefonata con l’omologo croato Gordan Grlić-Radman in cui ha affermato che l’Iran è “fermamente contrario alla guerra” e alla fornitura di armi alle parti in conflitto. “Non abbiamo fornito alla Russia alcuna arma iraniana da utilizzare nella guerra contro l’Ucraina”, ha detto Amirabdollahian senza negare che Mosca e Teheran abbiano una cooperazione sulla Difesa. Ma pur non ammettendo direttamente il proprio coinvolgimento e senza mai citare il conflitto in corso, la Guida Suprema Khamenei ha pubblicamente esaltato la tecnologia bellica iraniana. “Pochi anni fa – ha rivendicato – quando immagini di missili avanzati e droni furono pubblicate, dicevano che erano modificate con photoshop. Ora dicono che i droni iraniani sono pericolosi e chiedono perché li vendiamo a questo o a quello. Queste imprese sono state compiute dalle élite iraniane, portano onore al nostro Paese”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Ucraina, l’appello di Zelensky ai cittadini dopo gli attacchi alle centrali: “Limitate il consumo d’elettricità”

next