Era il 1985 quando una ragazza pugliese di 21 anni fece domanda per il posto di collaboratrice scolastica. Viveva a Mesagne, in provincia di Brindisi, con suo figlio. Si dava da fare in campagna: finita la scuola il padre la mandò a lavorare nei campi, insieme ai fratelli. Poi la decisione di trasferirsi. Dalla scuola non rispondevano e così si spostata in Germania, a più di 1200 chilometri da casa sua. Sono passati 37 anni e ora, nel 2022, Marcella Primiceri ha finalmente ottenuto il posto per cui si era candidata: dal 9 settembre è diventata la nuova bidella dell’istituto alberghiero Sandro Pertini di Brindisi.

“È un sogno che si realizza, non vedevo l’ora di tornare a casa“, ha detto la signora Primiceri affidando la sua gioia alle pagine del Corriere del Mezzogiorno. Si era dimentica della domanda di assunzione di quasi 40 anni fa. Negli ultimi 9 anni ha lavorato nella ristorazione, come addetta alle pulizie e, nell’ultimo anno e mezzo in una fabbrica. ” In Germania si viveva bene, arrivavo a guadagnare fino a 1.800 euro, ma tornare a casa non ha prezzo”, ammette. A darle la tanto attesa notizia è stata una sua concittadina e coetanea che come lei aveva presentato la domanda per lavorare come collaboratrice scolastica nel lontano 1985.

“A marzo scorso contattai una collaboratrice scolastica del mio paese che mi cercava, che neppure conoscevo, e mi disse che il mio nome era presente nella graduatoria Ata per collaboratrice scolastica. Dopo tutti questi anni me ne ero dimenticata. Avuta la conferma dal sindacato che se mi fossi presentata il giorno delle convocazioni mi avrebbero assegnato una supplenza annuale, quindi, ho fatto le valigie e sono partita subito. Questa donna mi contatto già nel 2020 via Facebook, ma non lessi il messaggio. Se lo avessi visto, oggi sarei già di ruolo“.

Adesso Marcella Primiceri ha 58 anni e finalmente può tornare nella sua terra natia. “Tra meno di una decina d’anni dovrò andare in pensione, ma per me vuol dire tanto. Va bene lo stesso, perché potrò fare lavori meno logoranti e pesanti, che ho sempre svolto sin da quando ero ragazzina. Per tanti anni ho fatto anche un doppio lavoro, ora finalmente ne farò uno un po’ più tranquillo, soprattutto per la mia schiena, e anche più pulito, dove stai al caldo d’inverno e al fresco d’estate. È tutto diverso. Ancora non ci credo“.

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