La centrale nucleare di Zaporizhzhia nelle mani dei russi allarma l’Ucraina. L’impianto, che è il più grande d’Europa, è stato inserito da Putin con un decreto tra gli asset della Federazione russa, a seguito dei referendum di annessione. Una mossa subito bollata come priva di valore da Kiev – come del resto le annessioni territoriali – e respinta anche dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), che ha ribadito di considerare l’impianto di Energodar proprietà ucraina.

Ma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenendo al vertice di Praga, ha lanciato l’allarme: “Tutti noi siamo sull’orlo di un disastro nucleare a causa della cattura della centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte delle truppe russe. La Russia – ha aggiunto – ha portato la guerra nella nostra terra, nella parte ucraina dell’Europa. E solo grazie al fatto che il popolo ucraino ha fermato l’invasione della Russia, quest’ultima non può ancora portare la stessa guerra in altre parti d’Europa, in particolare nei Paesi baltici, in Polonia e in Moldavia. Naturalmente – ha continuato – qualsiasi decisione dell’attuale leader della Russia in merito alla centrale di Zaporizhzhia e qualsiasi tentativo da parte della Russia di trasferire la centrale tra le sue presunte proprietà sono inutili e, francamente, stupidi. Questa è una centrale nucleare. Questo non è un palazzo, Yukos o qualcos’altro che la leadership russa è già riuscita a rubare”, ha detto Zelensky, affermando che al momento ci sono “circa 500 occupanti” nell’impianto. E ha concluso: “Solo gli specialisti ucraini possono garantire che non ci saranno incidenti da radiazioni nella centrale di Zaporizhzhia“.

L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), nonostante il decreto del Cremlino, considera la centrale nucleare di Zaporizhzhia come proprietà ucraina e gli esperti che resteranno stabilmente nella centrale saliranno da due a quattro, ha spiegato il direttore generale dell’agenzia Onu, Rafael Grossi, citato dalla Tass. Grossi ha incontrato Zelensky a Kiev prima di recarsi a Mosca per lavorare al progetto sempre più complicato di una ‘safe zone’ nell’area della centrale, su cui comunque ha detto di vedere “progressi”. “Il mio lavoro è prevenire un incidente nucleare, ed è quello che sto facendo”, ha detto, come riporta la Cnn. Intanto sull’oblast di Zaporizhzhia non si fermano i massacri di civili. Almeno sette gli attacchi missilistici contro edifici residenziali, che hanno provocato esplosioni e diversi incendi, con tre vittime e diversi feriti accertati, tra cui un bambino, e “decine di persone” che potrebbero trovarsi sotto le macerie.

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