Il 27 settembre gli appassionati di World of Warcraft, l’MMORPG di Blizzard, potranno rivivere le avventure di una delle espansioni più amate del gioco con il lancio ufficiale di Wrath of the Lich King Classic.

Dal 2019 Blizzard ha deciso di offrire ai giocatori di World of Warcraft una seconda opzione affiancando al gioco “moderno” (per cui è attesa nei prossimi mesi la nuova espansione, Dragonflight) dei server “Classic” in cui potersi gustare il titolo come era alle origini, un vero tuffo nel passato; visto il successo dell’iniziativa l’azienda ha deciso di proseguire questo filone parallelo, lanciando nel 2021 i server di The Burning Crusade (la prima espansione dell’MMORPG), e si appresta nei prossimi giorni a lanciare anche la seconda espansione, Wrath of the Lich King Classic, che riporterà i giocatori ad esplorare il continente di Northrend (o Nordania) per rivivere la battaglia contro uno dei cattivi più iconici del gioco: il Re dei Lich Arthas Menethil.

Per l’occasione abbiamo avuto la possibilità di fare alcune domande a due membri del team al lavoro su World of Warcraft: Wrath of the Lich King classic, Kevin Vigue (Senior Software Engineer) e Clay Stone (Associate Production Director), per scoprire cosa attenderà i giocatori, cosa sarà uguale al passato e cosa invece è cambiato per rendere l’espansione un po’ più a passo con i tempi.

-Nei prossimi giorni i giocatori che attualmente sono sui server di The Burning Crusade Classic potranno vivere ( o rivivere) le avventure di una delle espansioni più iconiche del gioco. Avranno la possibilità di avanzare nella storia passo passo, come avevano potuto fare 14 anni fa?

Si, il nostro obiettivo è portare Wrath of the Lich King come lo era 14 anni fa. Chi inizierà da zero partirà da una delle zone iniziali, per poi passare da Eastern Kingdom o da Kalimdor; una volta giunti al livello adeguato potranno andare alle Outland (le Terre Esterne) per vivere la campagna di The Burning Crusade, per poi imbarcarsi per Northrend e visitare tutte le fantastiche zone li.

Questo include tutta la storia di Arthas, la storia del flagello, tutto quello che è succede durante la campagna di Northrend, come la cinematic ai Cancelli dell’Ira (Wrathgate) se la ricordi dall’espansione originale. Tante nuove spedizioni (dungeon), tanti nuove incursioni (raid), non vediamo l’ora.

-Con Wrath of the Lich King, nel corso delle sue varie patch, abbiamo visto introdurre sistemi e meccaniche di gioco che sono ancora oggi disponibili nel gioco “moderno”, come ad esempio la doppia specializzazione fu introdotta con la patch 3.1, i Segreti di Ulduar. I giocatori di Wrath Classic dovranno attendere l’arrivo di Ulduar per poter utilizzare il sistema di Dual Spec, o sarà disponibile fin da subito?

La doppia specializzazione sarà disponibile fin da subito. Al momento nei server Classic siamo nel periodo della patch pre-lancio, dove abbiamo già introdotto i nuovi sistemi di gioco, come meccaniche e cambiamenti alle classi, ma non è ancora accessibile il nuovo continente.

Già dalla prepatch abbiamo reso disponibile la dual spec. Abbiamo ascoltato i giocatori, per loro è un gran miglioramento nell’esperienza di gioco, potendo avere una specializzazione per giocare in raid, come richiesto (o imposto) dal loro leader, ed una con cui possono sperimentare e divertirsi, un modo per esprimere il proprio stile di gioco. La doppia specializzazione gli da una maggiore flessibilità nel poterlo fare.

-Si è sentito parlare tanto riguardo la rimozione del Dungeon Finder – strumento per la ricerca di gruppi per spedizioni,ndr – da Wrath Classic. Ci sarà un sistema che ne prenderà il posto, come il Looking For Group di TBC?

Il dungeon finder era stato introdotto nell’ultima patch di Wrath, all’interno del team ci siamo confrontati più volte sull’introdurre o meno la feature su classic, da una parte era una delle feature introdotte con l’espansione, dall’altra ragionando su cos’è World of Warcraft Classic, sul perchè i giocatori hanno chiesto il ritorno del gioco vecchio stile, perchè così tanti giocatori nuovi arrivano su classic e pensano”questa è l’esperianza di World of Warcraft che fa per me”.

Il dungeon finder cambia molte dinamiche, soprattutto dal punto di vista sociale, oltre a cambia la percezione del mondo teletrasportandoti dentro la spedizione, senza che tu sappia dov’è l’ingresso nella mappa. Quando ci abbiamo ragionato su, feature come la Dual Spec siamo contenti di averle su classic, ma la ricerca delle spedizioni è dove probabilmente tracciamo la linea, cerchiamo di non includerla.

Detto ciò, non vogliamo rendere difficile trovare gruppi, ma vogliamo permettergli di farlo in modo più tradizionale. Quindi abbiamo incluso un nuovo strumento per la ricerca di gruppi, che usa lo stesso backend dello strumento utilizzato da Shadowlands (l’espansione attualmente live sulla versione “moderna” del gioco), ma con un’interfaccia pensata appositamente per l’esperienza classica ed alcune nuove funzionalità: è possibile rendersi disponibile per multiple spedizioni, ad esempio mentre si sta livellando magari si è disponibili ad affrontare vari dungeon come Shadowfang Keep o le Deadmines.

Vogliamo rendere trovare gruppi una cosa semplice, abbiamo ricevuto feedback positivi, ma al contempo vogliamo offrire la migliore esperienza possibile, quindi stiamo ancora ascoltando la community ed implementando miglioramenti una volta individuati.

-Sappiamo che uno degli aspetti più spinosi nello sviluppo di World of Warcraft riguarda il bilanciamento delle varie classi e specializzazioni. Con Wrath Classic seguirete l’evoluzione delle classi all’interno delle varie patch, come avvenuto sul titolo originale, o partirete già con il bilanciamento delle loro abilità e talenti della patch finale dell’espansione?

Proprio per le ragioni che hai detto, abbiamo deciso di iniziare con la situazione all’ultima patch di Wrath of the Lich King, come abbiamo fatto in passato con WoW Classic e TBC Classic.

Ci sono stati tanti cambiamenti per il bilanciamento durante il costo di Wrath, soprattutto per quanto riguardava i cavalieri della morte ad ogni patch c’era una nuova build che risultava “rotta” -ndr, performava molto meglio di altre in modo imprevisto dagli sviluppatori-, quindi pensiamo che per offrire una migliore esperienza per tutti i giocatori sia meglio iniziare con la situazione che era presente nell’ultima patch dell’espansione.

WotLK offre varie novità interessanti per le classi, ad esempio io -ndr, Kevin Vigue- gioco un paladino al momento, ed ottenere la Divine Storm permette al mio Paladino Retribution di essere una vera macchina da danni, è una cosa che sento ancora con l’ultima versione della classe. Anche i DK – death knight, cavalieri della morte- avevano tante skill molto interessanti e build molto interessanti che potevano fare in quella patch.

-Parlando proprio dei Death Knight, classe che sarà sicuramente gettonatissima, all’epoca avevano la particolarità di essere in grado sia di assolvere al ruolo di Tank che a quello di DPS utilizzando build diverse in tutte e tre le “specializzazioni”, sarà così anche su classic?

Lo sarà, è una delle cose più interessanti della classe su Wrath. Si potrà fare DPS con un DK Blood così come fare il tank con un DK Frost. Ai tempi giocavo un paladino, poi sono passato al lato oscuro ed ho creato un Death Knight, ed ho giocato ogni possibile spec lungo l’espansione, facendo sia tank che dps. È una classe davvero flessibile.

-Un altro problema tipico di World of Warcraft è legato al bilanciamento della popolazione tra le due fazioni all’interno di un server. Come pensate di risolvere eventuali problemi che possono sorgere in server dove il rapporto fra le due fazioni diventa troppo sbilanciato, considerando che WotLK presenta ad esempio l’incursione Vault of Archavon, il cui ingresso è legato alla vittoria della battaglia di Wintergrasp?

Molto presto nello sviluppo di WotLK Classic abbiamo realizzato che Wintergrasp avrebbe presentato delle sfide uniche su vari fronti.

A prescindere dal bilanciamento delle fazioni, la popolazione su un server odierno è molto superiore a quella dell’epoca, quindi se si tiene una sola battaglia per Wintergrasp alla volta per server, anche facendo partecipare quanti più player il server possa reggere, lasceremo fuori giocatori che vogliono giocare.

Un altro problema che abbiamo dovuto affrontare è quello dei “layer” -un meccanismo introdotto su WoW Classic per suddividere i player fra diverse copie del mondo di gioco in momenti di affollamento- , essendo Wintergrasp a tutti gli effetti una zona il dubbio era come doversi comportare con due player che arrivano: tenerli separati, spostarli ad un unico layer, creare dei layer dedicati a Wintergrasp. E tutto ciò senza ancora considerare il problema di bilanciamento delle fazioni che hai indicato; osservando le dinamiche dei server di Classic, i giocatori si spostano di server e si osservano alcuni propendere per una fazione o per l’altra.

Con tutto questo in mente abbiamo dovuto ripensare Wintergrasp, ed il modello che useremo al lancio vedrà i giocatori potersi mettere in coda per la battaglia. Ogni 3ore si terrà una battaglia, ed i giocatori potranno mettersi in coda per affrontarla come un qualunque altro battleground, insieme e contro giocatori dall’intera propria regione. Quando un giocatore vince con il gruppo la Battaglia per Wintergrasp e fa ritorno sul proprio server, sbloccherà in automatico per tutta la propria fazione il raid di Vault of Archavon. Questo vuol dire che sia l’Alleanza che l’Orda possono avere il controllo di Vault of Archavon

Come varie cose su Wrath of the Lich Ling utilizza il “phasing”, quindi ci sarà una versione dell’ingresso per l’Alleanza ed una per l’Orda, uscendo dalla fortezza si potrà continuare a fare PVP, ma una volta entrati si vedrà solo i membri della propria fazione, e se un membro della vostra fazione ha vinto la battaglia nelle ultime ore potrete entrare nel raid.

Sapevamo che sarebbe stata una sfida, e l’abbiamo affrontata lavorando consapevoli delle dinamiche della popolazione su WoW Classic.

-Ci sono altre feature del World of Warcraft moderno che saranno introdotte su Wrath Classic?

Ad esempio, resetteremo i cooldown delle abilità più lunghi al termine di un incontro con un boss. Stiamo cercando punti in cui possiamo introdurre miglioramenti all’esperienza dei giocatori.

Quando abbiamo iniziato con WoW Classic abbiamo iniziato con l’interfaccia classica del gioco, ma con il passare del tempo siamo diventati più aperti a portare dentro quelle funzioni più moderne. Condividiamo una base di codice con la linea principale del gioco, quindi è più semplice importarle senza doverle ricostruire da zero. Resteremo in ascolto dell’opinione dei giocatori anche su questo versante

-Quali pensate sia la parte più dura di offrire ai giocatori un’esperienza più moderna mantenendo però il feeling del gioco originale?

Vigue: Sicuramente per noi è molto importante, stiamo cercando di modernizzare il gioco e rispondere ai dubbi dei giocatori, perchè ovviamente World of Warcraft ha ricevuto molti miglioramenti nel corso della sua vita e stiamo cercando quelli giusti da integrare, ma al contempo vogliamo offrire un’esperienza unica e distinta.

C’è già una versione meravigliosa di World of Warcraft che si chiama Shadowlands che è molto moderna, ci sono molti giocatori che ci giocano ed è la preferita da vari di essi. Cosa possiamo offrire di diverso e che sia appetibile ad una playerbase diversa, quindi fare in modo che quando paghi il tuo abbonamento al gioco puoi scegliere il tipo di gioco che si adatta meglio a quello che vuoi fare quella settima.

Io ad esempio ho lavorato molto sul group finder, e sapevamo che c’erano molte attese su quello, sapevamo che non farà il 100% dei giocatori contenti. Stiamo intenzionalmente non ricreando il LFG perchè non vogliamo portare quelle feature nel gioco, quindi abbiamo trovare il giusto bilanciamento tra non portare nel gioco tutto il sistema ma al contempo rendere facile trovare un gruppo.

Stone: Se posso aggiungerne una in più, con la pre-patch, durante l’ultima settimana, abbiamo rilasciato un aggiornamento che permette ai giocatori di mettersi in coda per i battleground senza dover rimanere in attesa accanto ad un battlemaster all’interno di una capitale; così possono continuare a fare quest, con amici, e non devono rimanere fermi ad aspettare l’inizio del bg.

Sono piccole cose come questa su cui cerchiamo feedback dalla community, che permettono di mantenere lo spirito di classic senza deviare troppo nella direzione del gioco moderno.

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