L’agenda progressista del governo spagnolo non si ferma. Dopo l’approvazione il 25 agosto scorso della legge del “Solo sí es sí”, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera martedì 30 agosto in seconda lettura alla nuova legge sull’aborto o legge sulla salute sessuale. Ora la norma passerà al Parlamento, dove la discussione si prevede difficile. L’obiettivo dell’esecutivo è approvarla prima della fine della legislatura, il prossimo autunno.

La legge affronta diversi temi: l’interruzione volontaria della gravidanza, che viene ampliata e garantita negli ospedali pubblici, nuovi finanziamenti per i metodi anticoncezionali, l’obbligatorietà dell’educazione sessuale in ogni tappa educativa e diverse misure per tutelare la salute mestruale. La ministra dell’Uguaglianza, Irene Montero, ha presentato la norma durante una conferenza stampa: “Il diritto a decidere sul nostro corpo è parte di uno dei diritti fondamentali, il diritto alla salute”, ha affermato.

L’interruzione volontaria della gravidanza Il disegno di legge vuole eliminare tutti gli ostacoli che le donne affrontano per poter abortire. Per questo, il testo prevede che il sistema sanitario nazionale garantisca l’accesso all’interruzione volontaria della gravidanza a tutte le persone che lo richiedano. Le comunità autonome, che hanno competenze in materia di sanità, dovranno assicurare che chiunque possa abortire in un ospedale pubblico e che sia possibile accedere a questo servizio in un centro sanitario vicino al proprio domicilio, garantendone almeno uno nelle capitali di provincia.

Per evitare che questo diritto venga negato, il testo prevede anche la creazione di un registro di obiettori di coscienza in ogni regione, dove i professionisti dovranno iscriversi. “Nei centri sanitari dovranno esserci sempre dei medici disponibili per praticare l’interruzione di gravidanza”, ha detto Montero. Quello degli obiettori di coscienza e degli ostacoli per procedere all’interruzione della gravidanza è un tema ricorrente anche in Italia, soprattutto in questi giorni di campagna elettorale. Nelle Marche e in Umbria, due regioni guidate da Fratelli d’Italia e Lega – la cui coalizione è prima nei sondaggi per le elezioni del prossimo 25 settembre –, infatti l’accesso all’aborto è molto limitato, sia per le politiche antiabortiste delle giunte sia per la presenza di molti medici obiettori.

In Spagna, invece, con questa nuova legge tutte le giovani a partire dai 16 anni –finora era dai 18 in poi– e le donne con disabilità potranno abortire senza il permesso di genitori o tutori. “Eliminiamo quindi quel passo indietro nei diritti che aveva introdotto il Partito Popolare”, spiega la ministra. Nel 2015, infatti, il governo di Mariano Rajoy aveva limitato la possibilità di abortire liberamente alle ragazze di questa fascia d’età.

Si eliminano inoltre altri due requisiti tuttora obbligatori. Oggi, le donne che richiedono di abortire ricevono una busta che contiene informazioni sui loro diritti, sugli aiuti pubblici e incentivi per il sostegno alla maternità, sui benefici fiscali. Dopo aver ricevuto questi documenti, è obbligatorio lasciar trascorrere tre giorni di riflessione prima di sottoporsi all’intervento. Con la nuova legge, il governo elimina questi requisiti, che per molte associazioni e attiviste vengono considerati dissuasori. “Lo stato rispetta la decisione delle donne e non dubita delle loro scelte”, ha dichiarato Montero.

Salute mestruale e congedi “Le mestruazioni non saranno più un tabù”. Così la ministra ha introdotto un altro capitolo fondamentale del disegno di legge, che garantisce un congedo pagato dallo stato per mestruazioni dolorose e invalidanti, previo controllo medico. “Questa legge contribuisce a normalizzare il dibattito sulla salute mestruale. È finita l’era di andare a lavorare con questi dolori”, ha dichiarato.

Il testo prevede anche la distribuzione di prodotti di igiene mestruale nelle scuole, nei centri penitenziari e sociali con l’obiettivo di “combattere la povertà mestruale”. Sebbene la riduzione o eliminazione dell’IVA per questi prodotti non siano state incluse nel disegno di legge, l’esecutivo intende inserirle nella legge di bilancio, secondo il quotidiano spagnolo El País.

Permesso di maternitàIl testo include una parte relativa alla maternità: garantisce un permesso pagato preparto, dalla settimana 39, che non sottrae giorni previsti dal permesso di maternità. Inoltre, verrà attivato un protocollo comune in tutti gli ospitali del paese che raccoglie direttrici nazionali e internazionali sul parto rispettoso delle circostanze di ogni donna.

Metodi anticoncezionali ed educazione sessuale Il disegno di legge stabilisce anche la distribuzione gratuita di contraccettivi di barriera nelle scuole, nei centri penitenziari e altri centri sociali. Amplia il finanziamento pubblico dei metodi anticoncezionali di lunga durata e promuove anche quelli maschili, con l’obiettivo di sensibilizzare la società sul fatto che la contraccezione non è solo responsabilità delle donne. Le pillole anticoncezionali di ultima generazione verranno finanziate integralmente dalla Seguridad Social (il corrispondente spagnolo dell’INPS). Gli ambulatori dovranno disporre della pillola del giorno dopo, che deve essere consegnata gratuitamente a chi ne faccia richiesta. Inoltre, dovrà essere disponibile obbligatoriamente in tutte le farmacie. L’educazione sessuale è un punto fondamentale di questa norma, in linea con quella sulla libertà sessuale approvata dal parlamento lo scorso giovedì.

Il testo ribadisce che questi insegnamenti saranno obbligatori in tutte le tappe educative. “Per conoscere i nostri corpi, per avere relazioni basate sul consenso, per proteggere e legittimare la diversità sessuale, per conoscere i metodi contraccettivi, per prevenire le infezioni a trasmissione sessuale”, ha spiegato. A tal proposito, Montero ha affermato che la mancanza di un’educazione appropriata in questo senso ha provocato un aumento di malattie sessualmente trasmissibili. E ha citato alcuni studi. “Quasi il 70% degli studenti della scuola secondaria dice che l’educazione sessuale che ha ricevuto non è stata utile per la sua vita privata e che le principali fonti d’ informazione sono internet e gli amici”.

Maternità surrogata e violenza contro le donneIl testo considera la maternità surrogata come una forma di violenza contro la donna. Per questo, proibisce qualsiasi pubblicità di agenzie che offrono questi servizi all’estero. Tra i diversi tipi di violenze include anche la sterilizzazione forzata, lo sfruttamento riproduttivo e la contraccezione forzata, con particolare attenzione alle donne affette da disabilità.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Afghanistan, esplosione in una moschea di Herat. Ucciso l’imam vicino ai talebani. Media: lo Stato Islamico rivendica l’attacco

next
Articolo Successivo

La Russia chiude il gas a tempo indefinito. Ma i giornali italiani celebrano ancora “la svolta” del tetto al prezzo (che ormai non serve più)

next