“Credo che il motivo per cui Letta abbia parlato con tutti tranne che con noi sia legato a piccole vendette personali per le vicende del passato”. Nasce da queste parole pronunciate da Matteo Renzi nella sua intervista al Corriere della Sera lo scontro frontale tra il leader di Italia Viva e il Partito democratico. L’ex premier punzecchia l’attuale segretario dem, quasi a ricordare quel “Enrico stai sereno” che è diventato un cult della politica italiana e che portò all’avvicendamento tra Letta e Renzi a Palazzo Chigi nell’ormai lontano febbraio 2014. Dal Nazareno, infatti, arriva una replica durissima: “Da segretario ha tentato di affondare” il Partito democratico, dicono fonti interne, “lasciando macerie, lacerazioni e un 18% da guinness dei primati negativi“. Italia Viva risponde su Twitter e alza ancora il tiro: “Noi facciamo politica e non viviamo di rancori personali“.

Parlando al Corriere, Renzi attacca apertamente la strategia di Letta. Prima sostiene che questa situazione ha restituito al suo partito “uno spazio politico” e aggiunge: “L’indecoroso balletto di queste ore del centrosinistra mi rafforza nel progetto di non partecipare a coalizione finte e posticce”. Poi il secondo affondo: Letta “sta regalando Palazzo Chigi alla Meloni“. “Basta con la demonizzazione dell’avversario – aggiunge – Farlo aiuta solo la Meloni che può fare la vittima. Va incalzata sulla sua idea di globalizzazione, di Europa, di competitività, di politica economica. Le va ricordato che faceva la ministra già 14 anni fa. Che ha detto di no alle infrastrutture necessarie per la sicurezza energetica del Paese, come Tap e trivelle. Che non ha votato per il Recovery plan. Attacchiamola sui contenuti, non sulle camicie nere“.

Frasi che infastidiscono non poco il Pd. E dal Nazareno si decide di rispondere senza freni: “Oggi, forse per rosicchiare qualche margine di visibilità in più, Matteo Renzi trova il tempo e l’audacia di dare lezioni al Partito Democratico. Quello stesso partito che, prima di scappare sulla sua personale scialuppa, da segretario ha tentato di affondare lasciando macerie, lacerazioni e un 18% da guinness dei primati negativi“. Se Renzi parla di una “vendetta personale” di Letta, il Pd ricorda gli insuccessi dell’ex segretario. E continua: “Non stupisce che praticamente la totalità degli elettori e dei militanti del Pd abbia maturato un giudizio durissimo, senz’appello, su di lui e sulla sua parabola politica”.

Secondo Italia Viva, quello del Pd è “un attacco violente” al loro leader. La risposta arriva su Twitter ed è l’ennesima stilettata: “Noi facciamo politica e non viviamo di rancori personali: pensiamo che la strategia di Letta sia un regalo alla Meloni. Ma ne parleremo il 26 settembre. Per adesso buona campagna elettorale. Anche a chi ha gli Occhi Di Tigre”. Il partito di Renzi postando il video di una tigre che cerca di catturare un volatile, ma senza riuscirci. Occhi di tigre è lo slogan che Letta ha usato per definire lo spirito con cui i candidati Pd devono affrontare le elezioni.

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