Fine della corsa. Dopo 13 match vinti e due tornei portati a casa, Matteo Berrettini interrompe la striscia di successi venendo piegato da Casper Ruud nella finale di Gstaad in tre set (4-6, 7-6, 6-2) con un crollo fisico del finale. La stagione intermittente del romano presenta il conto: tra infortuni e Covid, questo era solo il nono torneo dell’annata. E si è visto nel set decisivo, dove Ruud è salito di livello mentre l’azzurro si è spento del tutto. Eppure la partenza era stata incoraggiante, con il solito Berrettini tutto servizio e martellate.

I primi due set – L’azzurro piazza il break nel quinto gioco andando sul 3-2 e poi tiene il servizio regolando il norvegese. Maggiore equilibrio nel secondo, con i due contendenti che tengono sistematicamente al loro turno in battuta. A sprecare l’occasione migliore è Berrettini, avanti nel terzo gioco 30-0 e con due palle break: rovesci sbagliati portano il game ai vantaggi e Ruud si raddrizza. Quando va a servire, il romano è praticamente perfetto perdendo appena 2 punti. Simile la produzione del norvegrese e si arriva così al tie-break. Lì il romano soffre, mentre Ruud scappa sul 4-1 e sale anche 5-1 con una smorzata a rete errata da parte di Berrettini. Non è finita, la reazione c’è e porta sul 5-3, ma ecco il secondo ace del norvegese per il 6-4 che si procura così tre set point. Il secondo è quello giusto: la risposta di Berrettini è lunga e si va al terzo.

Crisi nera e norvegese in crescita – Dove Ruud ha subito una ghiotta occasione, costruendosi tre palle break nel primo game. Berrettini è lucido: annulla la prima e gioca serve&volley sulla seconda portandosi sul 40-40, dove il numero uno del seeding ne sbaglia una terza e alla fine il romano si tira fuori da una situazione complicata con una serve&volley e il decimo ace del match andando sull’1-0 proprio all’inizio della terza ora di gioco. Il break sfiorato nel primo gioco, arriva però nel terzo, frutto di una prima di servizio difettosa e di errori di diritto inusuali che lanciano Ruud sul 2-1. Il norvegese sembra avere più energie, fisiche e mentali, e lascia a zero il romano scalando fino al 3-1. Le difficoltà di Berrettini compaiono tutte le quinto gioco: sopra 40-0, sbaglia due volte il colpo del ko e Ruud è bravissimo a costruirsi il terzo punto consecutivo facendolo giocare lontanissimo dalla riga, quindi ecco quattro palle per il secondo break. Annullate le prime tre, il norvegese piazza la terza. È crisi nera. Con due break di svantaggio, Berrettini naufraga sul 5-1. Reazione effimera al servizio e 6-2 finale di Ruud.

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