“Come risultato di tutto ciò che sta accadendo, l’ Ucraina potrebbe perdere i resti della sua sovranità statale e scomparire dalla mappa del mondo“. Nuova dichiarazione al vetriolo dell’ex presidente russo Dmytri Medvedev, attuale vice capo del Consiglio della sicurezza nazionale, in un post su Telegram. Ma non finisce qui perchè Medvedev prosegue rincarando la dose, riferendosi al presidente degli Stati Uniti: ” La Russia non può essere ritenuta responsabile del fatto che gli americani hanno eletto uno strano nonno con demenza come presidente”. Anche i leader europei non sono stati risparmiati dalle invettive dell’ex presidente russo che Medvedev definisce “pazzi” e che “soffriranno molto il freddo a casa loro questo inverno”.

Comunicazioni schizofreniche arrivano comunque da Mosca. Nella giornata di ieri, a Teheran dove Putin ha incontrato Erdogan, si è parlato dell’impossibilità di riprendere i negoziati di pace. Il ministro degli esteri russo, Lavrov, ha affermato che parlare di pace ora “non ha senso” e che le condizioni iniziali sulla base delle quali si atava negoziando, erano venute meno, paventando l’ipotesi di un cambio di strategia e di mire della Russia in Ucraina che potrebbero portare all’annessione di altre regioni controllate dai russi. Lo stesso Putin si è espresso in tal senso, accusando Kiev di non voler rispettare gli accordi presi in precedenza. Se non fosse che oggi il portavoce del Cremlino, Dimitry Peskov, ha dichiarato che “nè il Presidente, nè il ministro hanno mai detto che la porta dei negoziati è chiusa”, cercando quasi di buttare acqua sul fuoco.

Intanto, le armi continuano a parlare sul campo. Nuovo bombardamento su Kharkiv, nel nord-est dell’ Ucraina. Secondo quanto riferito dall’amministrazione militare regionale, Oleg Sinegubov, citato da Ukrainska Pravda, il bilancio sarebbe di due persone morte e 19 feriti. Mentre, nella notte sono state avvertite forte esplosioni a Mykolaiv. L’allerta sarebbe scattata poco dopo le 3 di notte ed è durato 40 minuti circa. Nel frattempo, secondo quanto riportato dal giornale online ucraino Ukrainska Pravda, Energoatom, l’azienda statale che supervisiona gli impianti nucleari in Ucraina ha fatto sapere che le forze russe hanno chiesto l‘accesso alla sala macchine della centrale nucleare di Zaporizhzhia, dove intendono immagazzinare il loro “intero arsenale militare”.

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