Il governo Draghi arriva al capolinea dopo una giornata lunga e caotica in Senato. Davide Crippa, capogruppo M5S a Monteciotrio, lasciando palazzo Madama dopo la riunione dei vertici pentastellati, afferma di condividere la scelta del presidente Conte. “Sempre con Conte” dice invece un non entusiasta Stefano Buffagni. Salvini evita le domande dei cronisti per tutto il giorno e prova senza riuscirci a tener lontano da se le telecamere, lasciando il Senato dall’ingresso principale, invece di utilizzare il solito ingresso laterale. Alla vista di cronisti e tv, sfodera il telefono e si infila in auto. È Giancarlo Giorgetti a difendere la scelta del segretario della Lega ma aggiunge “poteva finire in un modo istituzionalmente più dignitoso“. Non nasconde l’amarezza Debora Serracchiani: “Noi ce l’abbiamo messa tutta e di più, ma quando una parte del ‘palazzo’ si mette contro il Paese c’è poco da fare. Ora elezioni anticipate? Molto probabile” afferma la capogruppo dem a Montecitorio, che alla domanda se il ‘campo largo’ dopo oggi non esiste più risponde: “Credo che sia il minore dei mali in questo momento”. Elezioni anticipate? “Siamo pronti anche a quello” afferma il ministro dem Lorenzo Guerini.

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Draghi si dimette, ora le elezioni. Sicuri di sapere tutti i nomi dei colpevoli?

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