“I buttafuori hanno consegnato Leonardo al suo assassino”. Così Daniel, il fratello di Leonardo Muratovic, il ventiseienne manovale di Aprilia accoltellato durante una rissa poi degenerata in omicidio al Bodeguita Beach di Anzio, sul litorale laziale. In un’intervista rilasciata al Messaggero, il fratello della vittima ha detto di essere convinto che “gli addetti alla sicurezza non lo avrebbero protetto, limitandosi a farlo uscire dal locale nel quale si trovava, perché non volevano problemi, consegnandolo di fatto al suo aggressore”.

Daniel ha ripercorso la vicenda, ricostruendo gli ultimi attimi: “Era uscito con il migliore amico e la fidanzata e stava trascorrendo una serata come tante sulla Riviera Mallozzi”. Sulla reazione del padre che ha aggredito i due addetti alla sicurezza in commissariato ha risposto: “È molto malato e ha perso un figlio”. Daniel descrive il fratello come una persona in fase di cambiamento “si era avvicinato alla religione e intrapreso un percorso di riflessione profonda”. Daniel, dunque, esclude che dietro all’omicidio del fratello ci siano amicizie sbagliate.

Testimoni ascoltati dagli inquirenti hanno riferito che il ragazzo che si trovava nel locale con la fidanzata, è stata invitato ad uscire da due agenti della sicurezza. Ad attenderlo fuori, c’era un gruppo di ragazzi che lo hanno subito accerchiato e a turno lo hanno colpito. Ad un certo punto, uno degli aggressori ha tirato fuori un coltello, colpendo Muratovic all’addome che è stato trasportato subito al pronto soccorso dell’ospedale di Anzio, dove è deceduto poco dopo. L’assassino ha fatto subito fatto perdere le sue tracce.

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