Dopo sette ore senza bere né mangiare, incatenato sotto il sole rovente di piazza Montecitorio davanti alla Camera dei deputati, Aboubakar Soumahoro esce da Palazzo Chigi: “Ci hanno garantito che la nostra delegazione avrà un incontro con il presidente Draghi”. Il leader della ‘Lega dei Braccianti’ e degli ‘Invisibili in movimento’ si era incatenato questa mattina in piazza Montecitorio. “Adozione del salario minimo legale perché non si piò partire la fame lavorando, l’adozione di un piano nazionale contro gli infortuni sul lavoro e la riforma della filiera dell’agroalimentare”, aveva chiesto.

Per far interrompere la protesta di Soumahoro si sono attivati il presidente Inps Pasquale Tridico e il vicesegretario del Partito democratico, Giuseppe Provenzano. Soumahoro è stato ricevuto dal capo di gabinetto di Palazzo Chigi, Antonio Funicello. “La lotta paga. E’ una questione di senso della vita – afferma al termine dell’incontro a Palazzo Chigi Soumahoro – perché se noi perdiamo battaglie quali quella relativa al lavoro povero, degli infortuni sul lavoro e della filiera del cibo con contadini e braccianti che fanno la fame insieme ai rider vuol dire che lo Stato è sconfitto. Vogliamo assolutamente che l’incontro con Draghi avvenga”.

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Soumahoro si incatena davanti a Montecitorio: “Sui campi e nei cantieri si continua a morire, il governo dia risposte”. E chiede il salario minimo

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Non si trovano lavoratori? Anche perché i giovani sono sempre meno. Il demografo: “L’Italia ha solo due anni per invertire la rotta o entrare in un circolo vizioso di declino”

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